In ambulatorio, al freddo
13 Gennaio 2017
Non sono giornate particolarmente calde, tipo che fuori se va bene si è di poco sopra lo 0, e non si scoppia di salute causa l’influenza.
Uscire di casa non invoglia, e quando si è anziani si è ancor meno incoraggiati, se non per necessità, come per esempio per andare dal medico, dal quale si va, generalmente, perché le condizioni fisiche non sono le migliori.
Oggi pomeriggio sono stato a prendere una signora, madre di un mio amico, che per necessità doveva consultare il proprio “dottore”.
Quando sono entrato in sala d’attesa, per lo più frequentata da anziani, alle ore 15.50, la temperatura era di 13.1° come documentato dalla foto che allego
Malcontento, per usare un eufemismo, tra i presenti, che tra un’imprecazione e una maledizione non vedevano l’ora di abbandonare “l’addiaccio”
Non sono certo esista una normativa che regoli le temperature da tenere nelle sale d’attesa, soprattutto quelle mediche, ma sembrerebbe, più che affare legislativo, affare di buon senso, se non ci fosse, confortare dei malati con ambienti accoglienti.
A.L.
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