La colpa di Gaia? Aver parlato della Costituzione
26 Aprile 2011
Caro Direttore,
Anche le stupidaggini in concomitanza del 25 aprile sono diventate ormai una ricorrenza.
Che viene onorata ogni anno.
Quest’anno tocca a tal Alessandro Petrone definire l’oratrice dell’ANPI di Gallarate, Gaia Angelo, «una fascista che trasforma una festa nazionale in un comizio di Sinistra Ecologia e Libertà».
La colpa di Gaia è quella di aver richiamato nel suo discorso l’attualità dei valori delle resistenza.
Eppure è bene ricordare che i giovani partigiani mentre combattevano per i valori democratici avevano allora appena 25 anni, la stessa età di Gaia e mia.
La colpa di Gaia è, dunque, quella di aver richiamato i valori costituzionali su cui oggi è ancora necessario tenere alta la guardia: il lavoro, indebolito dalla dilagante precarietà, il diritto d’asilo, sotto continuo attacco, e la parità di genere, ancora lontana dall’essere realizzata.
A Gaia, per queste colpe, la mia solidarietà.
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