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La Costituzione italiana sancisce il diritto d’asilo

Costituzione italiana
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18 Giugno 2018

Egregio direttore,

venerdì sera l’amministrazione Comunale di Induno Olona, con il concorso della sezione Anpi, ha promosso un incontro dal titolo: “Costituzione: la piu’ bella del mondo ?… parliamone insieme” con la partecipazione del professor Antonio Maria Orecchia dell’Università dell’Insubria. La serata è stata certamente interessante e istruttiva.

Ovviamente non si finisce mai di scoprire e conoscere la storia della nostra Costituzione, il testo sul quale i nostri Ministri fanno un solenne giuramento di fedeltà, magari senza conoscerla. Va detto che il testo della nostra Costituzione è semplice, chiaro, scritto per essere subito compreso da tutti. Ci sono i principi fondativi della nostra convivenza civile in cui traspare la grande nobiltà d’animo dei costituenti, che vissero i drammi del ventennio fascista e le tragedie e gli orrori della seconda guerra mondiale, compresa la sciagura dei due anni di guerra civile, dal 1943 al 1945. E’ ormai unanime il giudizio che i politici di allora, che vissero in prima persona la stagione delle Resistenza, possono essere definiti giganti, contro gli attuali nani, in cui alcuni, per fortuna non tutti, hanno trasformato il nostro Parlamento in un covo di persone assetate di potere, ove regna sovrana la corruzione.

Alla domanda se la nostra Costituzione è la più bella del mondo io credo che la risposta sia è che sia l’unica Costituzione possibile, nata in un preciso momento storico in cui il mondo, dopo la fine della guerra, si stava dividendo in due, l’Occidente esaltato come la patria della libertà e l’Oriente dominato dalla dittatura comunista. Una divisione tutt’ora persistente, nonostante la fine della Unione Sovietica e il crollo del muro di Berlino. Perché il nostro, piaccia o non piaccia, rimane un “Paese a sovranità limitata” – sono parole di Aldo Moro e per questo motivo condannato a morte. La Costituzione nasce quindi sancendo questa limitazione. Infatti nel famoso e bellissimo art. 11, dove si sancisce che l’Italia ripudia la guerra, è anche scritto che “Consente in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazione di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni”. Poi come possa esistere una condizione di parità tra l’Italia e gli Stati Uniti, lo lascio al lettore immaginare. Ci siamo anche seduti a Parigi al negoziato della pace, ma mai dimenticarsi che siamo stati un paese liberato anche dagli alleati. Che da alleati sono diventati padroni, ieri con gli americani, oggi con la finanza internazionale predatrice, padrona del nostro debito pubblico.

Pochi poi sanno che se, nelle elezioni del 1948, avessero vinto le sinistre, il giorno dopo ci sarebbe stato un vero colpo di stato, organizzato dalla Democrazia Cristiana, dagli alleati, dalla Gladio e dalla P2. Così nel 1948 si sancì il famoso fattore K che avrebbe escluso per sempre i comunisti dal governo e impedito quella alternanza necessaria per rendere vera la democrazia. Un fattore K che portò Enrico Berlinguer ad inventarsi il Compromesso Storico per evitare di fare la fine del Cile di Salvador Alliende, un ostacolo che Aldo Moro si prefiggeva di superare, ma che gli è costata  la sua condanna a morte, decretata dai servizi segreti americani e dalla P2 alleati in questo crimine con le Brigate Rosse. Raccontare oggi che i comunisti italiani non sarebbero stati sufficienti democratici nel rispetto del voto popolare, è semplicemente falso, semmai è vero il contrario.

A Matteo Salvini che ha giurato sulla Costituzione, l’invito è quello di rileggersi l’art. 10 che dice “Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione Italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica”. Salvini prima di parlare si legga la Costituzione perchè la nostra sancisce il diritto ad essere accolti, non quello di essere respinti. Semmai si possono respingere coloro che non rispettano la Costituzione. Cavalcare razzismo e xenofobia come sta avvenendo ora, rischia di aprire le porte a nuove forme di fascismo, sulla pelle di poveri cristi colpevoli solo di essere poveri e di sognare per loro, un futuro migliore. Quello che sta avvenendo in questi giorni sulle coste della Sicilia, non è solo uno scempio nei confronti della nostra Costituzione, ma è un atto di barbarie disumano.

Emilio Vanoni – Induno Olona

Commenti

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  1. massimiliano_buzzi
    Scritto da massimiliano_buzzi

    quello che gli intellettuali da salotto non voglino capire o forse non gli conviene capire è che invece l’italia potrebbe solo meritare un premio dal onu per aver accolto a piene mani chiunque e comunque. da ovunque ed in qualunque momento. ora basta. quanto ai fascismi maldestramente strobazzati a destra e a manca dai summenzionati, sono solo insulti e offese da stadio. infine, circa la nostra costituzione, mi permetto modestamente di osservare che l’unico difetto, l’unica vera pecca sia stata la mancanza del inserimento di una disposizione finale che oltre a rendere illegale l’apologia e la ricostituzione del fascismo doveva prevedere gli stessi divieti per il comunismo.

  2. Avatar
    Scritto da Gelo

    Art. 10:
    non pretendo che bisogni fare la fatica di leggere tutto l’art. 10 della Costituzione, ma quando se ne cita un comma bisogna avere l’onestà citarlo intero. Qui ne manca una parte significativa: “…della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge.” Mi pare significativo.
    In ogni caso la Costituzione non impone di andare in giro per il mondo a raccattare, trasportare, e mantenere a spese degli Italiani tutti quelli che desiderano venire qui.

  3. Giorgio Martini Ossola
    Scritto da Giorgio Martini Ossola

    La debacle del PD e l’ascesa inarrestabile della lega sono il risultato della politica scellerata imposta ( e sottolineo imposta….) agli italiani sull’immigrazione.Leggo questa lettera e capisco che i buonisti radical chic non hanno imparato nulla,a loro dell’opinione degli italiani non importa nulla. Fascismo; IMPORRE la prassi politica con la forza e la gerarchia anche contro il volere del popolo,usare parole come fascismo e razzismo quando qualcuno ha idee diverse dalle proprie è inappropriato.

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