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La Costituzione non è una cosa banale

Costituzione italiana
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12 Giugno 2016

Egregio Direttore,

l’articolo 21 della nostra Costituzione dice testualmente: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con le parole, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.

Ho scomodato la Costituzione per un episodio di per sé molto banale, ma che sul piano dei principi è molto pregnante.

Come in tanti comuni, anche qui a Induno Olona, l’amministrazione comunale in collaborazione con l’Anpi e le scuole Medie del paese ha organizzato per il 2 giugno, Festa della Repubblica, una pubblica iniziativa con al centro la Riforma costituzionale che saremo chiamati a votare con il referendum di ottobre. A presentare questa riforma è stato chiamato l’Avv. Riccardo Conti, che nel presentare la sua relazione ha fatto una premessa-scommessa con i suoi colleghi, quasi una missione impossibile: “Farò una relazione neutrale, ne per il SI e ne per il NO”.

Sapendo quindi di non poter intervenire a questo dibattito, ho ritenuto opportuno fotocopiare “Il Documento dei 56 costituzionalisti per il NO al Referendum di ottobre” e distribuirlo rigorosamente fuori dalla sala consiliare.

La relazione di Riccardo Conte è stata semplicemente ineccepibile. Tralasciando le questioni di carattere politico che stanno portando il Paese ad uno scontro inutile e dannoso, ha fatto una relazione  perfetta, non pronunciandosi mai ne per il Si e nemmeno per il NO. Ma proprio perché ha fatto una relazione perfetta, la domanda è questa: Riccardo Conte ha fatto alla fine, una relazione neutrale, super partes ?

La risposta potrebbe portare a dire di si a questa domanda, ma avendo fatto una relazione obiettiva, ha fatto emergere tutte le incongruenze ed inesattezze di questa riforma, e chi lo ha ascoltato ha compreso che questa riforma è un grande pasticcio costituzionale. Quindi anche senza esprimersi per il NO, di fatto Riccardo Conte può iscriversi tranquillamente per diventare il 57° firmatario del documento citato. So che Riccardo Conte, con cui ho un grande rapporto di stima e di amicizia, non sarà d’accordo con queste mie conclusioni, ma per me è così.

L’unica nota stonata in questo contesto, è stato il Sindaco di Induno Olona, che alla fine della manifestazione ha redarguito il sottoscritto per aver distribuito l’appello dei Costituzionalisti, giudicandolo inopportuno. Se avesse ragione bisogna subito riscrivere l’art. 21 con una piccola aggiunta: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con le parole, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione, previo consenso del Sindaco del posto”.

So di aver sollevato una questione banale (ma è poi così banale?), ma se anche un sindaco è per la limitazione della libertà di espressione, non so dove andremo a finire. Un giorno non troppo lontano, quando a votare andrà meno del 50% degli elettori, forse ci si dovrà pentire di chi timidamente cerca di contrastare quella poderosa macchina mediatica messa in campo dal Pd con le tre reti televisive della Rai per promuovere il SI al referendum di ottobre.

So che il mio volantino alla fine non conterà nulla, ma proprio perché non conterà nulla, sarebbe stato più opportuno affibbiarmi l’appellativo bonario di essere un illuso, piuttosto che rimproverarmi. Mortificare poi quel poco di partecipazione che qualcuno fa, mi sembra francamente inopportuno. Qualcuno non ha ancora capito che se la gente non va più a votare, a morire è la democrazia. E questa non è una cosa banale.

Emilio Vanoni  – Induno Olona

 

Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Felice

    Io credo solo che stiamo per scegliere le regole del gioco democratico dei prossimi decenni non sul merito e sulla tenuta di un governo e di un Presidente del Consiglio che tra l’altro ha già dichiarato che non si ricandiderà dopo il secondo mandato.
    Quindi votare NO per sfiduciare Renzi (come quasi tutta la destra farà) non è solo sinonimo di profondo e bieco opportunismo (ed ignoranza aggiungo io) ma rischia di buttare alle ortiche l’unica opportunità, che se fatta bene, potrebbe definitivamente ammodernare questo paese e la sua semi-intoccabile ma non perfetta Costituzione.

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