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La giustizia che non funziona

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17 Novembre 2008

Egregio Direttore, sono molto preoccupato per la situazione giustizia in Italia.Il ministero italiano si potrebbe chiamare “Il ministero dell’ingiustizia”.
La lungaggine dei processi penali e civili è cosa certa, anzi sembra anche voluta.
Non mi riferisco ai giudici e alle maestranze ma ad una volontà politica, in maniera esplicita a coloro che propongono e votano le leggi in parlamento che poi sono applicate dai giudici.
Alcune sentenze sono sconcertanti, nessun colpevole per le stragi, per le tragedie, oppure se qualcuno viene incriminato non farà neanche un giorno di galera, tra condoni, attenuanti, assegnazione ai servizi sociali.
La certezza in questo paese è di farla franca, anche l’ultima sentenza della strage di Linate dove morirono 118 persone ne è la testimonianza.
Anche i processi alle morti sul posto di lavoro si concludono in maggiornaza con assoluzioni.
Anche le fabbriche inquinanti provocano la morte dei lavoratori e dei cittadini, ricordo l’amianto a Casale Monferrato o i fanghi di Marghera.
Non capisco come gli italiani si lascino coinvolgere pesantemente su argomenti poco importanti, faziosi, populisti e non facciano sentire il loro peso su argomenti come salute e giustizia, argomenti importanti e che penso troverebbero un accordo trasversale ai partiti.
Grazie dell’attenzione.

Felice Ferrazza - Gallarate

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