La manara, una piscina “ostaggio” della pallanuoto

5 Marzo 2016

Gentile direttore,

è un sabato mattina come tanti e sono ancora nel mio letto quando decido che investirò questa mattina con una sana nuotata. Alzo la tapparella e il diluvio che si abbatte su Busto Arsizio un po’ mi frena ma, facendo molta forza su me stesso, decido di andare comunque. Sono le 11 quando varco la porta scorrevole della Manara, la bella piscina della mia città e subito mi accorgo che c’è un’insolita folla davanti all’ingresso. “Pazienza -mi dico- tanto ho l’abbonamento”. Solo che quando mi avvicino ai tornelli di ingresso mi trovo davanti un cartello che mi informa che oggi il nuoto libero è solo fino alle 11.

«C’è un po’ di casino oggi -spiega una delle ragazze della reception ad un altro utente che chiedeva spiegazione- perché c’è la pallanuoto». Giusto, la pallanuoto! Eppure mi ricordo di aver letto (anche sul suo giornale) l’articolo di presentazione delle partite e da nessuna parte veniva scritto che la piscina sarebbe stata chiusa. Anzi, c’era scritto che le partite sarebbero state al pomeriggio e anche per questo avevo saggiamente deciso di andare a nuotare al mattino.

Per scrupolo sono così andato a vedere anche sulla pagina Facebook della piscina. C’è di tutto: dalle promozioni degli sponsor ai video dei giocatori che si allenano ma da nessuna viene citato il piccolo dettaglio della chiusura del nuoto libero. Sono andato a vedere anche sul sito e anche lì l’ultima notizia sulla sospensione del nuoto libero risale al 24 febbraio.

Ora, nessuno ce l’ha con la pallanuoto: ormai ci siamo abituati alle giornate di chiusura e alle modifiche di orari (tre nelle ultime tre settimane) e ci siamo abituati alla vasca da 50 metri dimezzata per permettere gli allenamenti. Certo è che da una società che si vanta di gestire 40 impianti in tutta Italia (e alla quale ogni mese do 40 euro) ti aspetteresti una maggiore professionalità.