La patente speciale

22 Dicembre 2017

Eccomi qui ad accompagnare mio marito alla visita della patente speciale!
Già dover richiedere la patente speciale per poter essere il più autonomo possibile avendo una patologia neurologica che ti porta a deambulare con le stampelle e nel tempo ad utilizzare una carrozzina è di per se’ un atto davvero mortificante. Con la perdita della patente perdi il periodo dell’autonomia nella tua vita di disabile tant’è che mio marito le ha fatto anche una foto. Non più di tre mesi prima devi sottoporsi a visita neurologica con un medico ASL che non ti conosce e quindi sei costretto a raccontare dal principio tutta la tua vita di disabile. Prepari tutte le fotocopie della tua vita sanitari da portare il giorno della visita, come moglie prendi un giorno di congedo dal lavoro e finalmente il giorno arriva.
Arrivi con un pochino di anticipo perché così c’e Stato insegnato dai nostri genitori “mai arrivare in ritardo ad un appuntamento”.. è maleducazione! Entri e ti trovi davanti circa 50 persone sedute nella sala di attesa e in altra 20ina in piedi… provi a chiedere come funziona e capisci che devi avere un numero…poi intravedi una signora “amministrativa” si definisce lei anche simpatica che dice deve aspettare… aspetta aspetta riusciamo ad avere il numero… il numero definisce che hai davanti altri 30 numeri e la tua attesa sarà infinita. Bene siamo qui dopo 2 ore e trenta minuti seduti ad aspettare il turno… hanno chiamato il numero x..: ancora 14 davanti…