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La perdita di gusto per la politica

Avarie
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19 Luglio 2017

Egregio direttore buon giorno, e buona giornata.
Da un po di tempo a questa parte,seguendo discorde lo scenario attuale della politica italiana che i max media propongono al cittadino mediante diversi canali,vuoi televisivi,oppure cartacei,o meglio via web,e pure con soffocanti e quotidiane trasmissioni che ogni giorno ci saturano insistentemente di chiacchieroni,e clown di turno,dove ognuno ostenta di diritto la propria perfezione,e vociata sapienza, a discapito dell’avversario di turno,creando affannosi litigi,e reciproche spregiudicate umiliazioni verbali, la domanda mi nasce spontanea.
Incominciamo inanzitutto a riordinare bene le idee,capendo sin dall’inizio cosa vuol dire la parola Politica.!!.
Il termine Politica deriva dal Greco “Polis”(citta’-stato)per indicare l’insieme delle cose della “citta’”,gli affari pubblici (Res-publica) (da cui nasce l’odierna voce Repubblica),e insieme la conoscenza della cosa pubblica,e l’arte del loro governo.
La Politica,e’ sempre stata considerata sin dai tempi di Aristotele una dimensione naturale dell’uomo,la sola che garantisce le condizioni entro cui puo’ realizzarsi la pienezza della vita sociale umana, anche se in contrapposto Thomas Hobbes filosofo Britannico sosteneva che la politica e’ una costruzione artificiale dell’uomo per garantire la sicurezza della sua vita stessa.
Benissimo !!!….Qualcuno direbbe “ma che belle parole” pronunciate dal defunto Luciano Rispoli.
Mah!!! un momento:la politica necessita inevitabilmente di persone umane che tra i propi simili vengano elette mediante consultazione elettorale propinqua,dove ogni cittadino chiamato alle urne,esprime la propria volonta’ soggettiva di approvare/disapprovare una “papabile”figura istituzionale.
Gentile direttore,e’ qui che “casca l’asino”.
Oggi,ovunque nel mondo,la maggior parte della gente ha perso la fiducia nei politici.
Corruzione,cospirazioni e scandali politici sono diventati la norma in ogni paese,ed in ogni partito,per cui moltissimi politici ha perso la fiducia anche dei propri sostenitori.
Ormai troppe persone credono che la politica partorisca automaticamente la corruzione,di qui’ il detto “dove ce’ potere ce’ corruzione”,quindi non meravigliamoci se la maggioranza delle persone e’ schifata non solo dei politici,ma della stessa politica in quanto tale.
Le persone spesso sono disgustate dalla doppiezza di quasi tutti i politici,cercano quelli che possono meritare la loro fiducia,ma se per caso riescono a trovarne alcuni,di solito verranno poi traditi anche da questi.
Probabilmente la societa’ e’ gestita da politicanti preoccupati piu’ del loro potere personale ed economico che degli interessi della collettivita’.
E’ palese che l’autorita’ di rappresentare gli altri costituisce un “potere”,ed e’ questo potere-non la Politica- che genera corruzione.
E’ alla luce dei nostri occhi quanto in ogni angolazione politica di partito il potere e’ per loro come una droga,dove coloro che arrivano a possederlo-in ogni organizzazione sociale:Stato,Chiesa,Comune,Scuola,Famiglia,ne diventano dipendenti,e nell’intenzione di migliorare la soscieta’ faranno qualsiasi cosa pur di continuare a possederlo.
Ecco perche’ il cittadino e’ stufo,bleffato,raggirato,e nella sua maturata,e motivata delusione,preferisce eludere in ogni circostanza la sua opinionabile idea espressa con il voto, e i fatti lo dimostrano con l’astensionismo recente avuto nelle consultazioni amministrative comunali.
Con sentiti ringraziamenti.

Enrico Chiaravalli

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