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La scuola del Bunga Bunga

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18 Aprile 2011

Egregio Direttore.

I docenti italiani sono degli eroi, degli inculcatori degli insegnamenti di sinistra o degli inutili ed ingenui idioti?

Per alcuni, non possono che essere eroi per insegnare a bambini e ragazzi sempre più confusi, problematici, demotivati, insicuri, per discutere con dirigenti che mettono al primo posto le esigenze dell’utenza ( come se la scuola fosse un supermercato ), con genitori che spesso considerano i docenti controparte. E per di più con un Governo che li considera i soli responsabili dei modesti risultati ottenuti nelle comparazioni internazionali.

Per Berlusconi e tutti i suoi adulatori, gli insegnanti della scuola pubblica "inculcano valori diversi da quelli della famiglia" ( come se esistesse una sola tipologia di famiglia con relativo sistema valoriale), e, quindi, devono essere puniti con il blocco triennale dei contratti ( fatto! ), con l’eliminazione degli scatti di anzianità ( in parte, fatto! ), con l’aumento dei carichi di lavoro ( fatto! ), ecc. .
Infine, l’invito reiterato e sempre più esplicito alle famiglie, ed in particolare alle mamme, a scegliere le scuole private ( non ha ancora specificato se potranno essere solo cattoliche o anche comuniste, leghiste, islamiche, ecc. ).

Per me sono solo degli inutili ed ingenui idioti perché, in buona parte, si ostinano a:
1. stimolare il confronto delle idee, la riflessione su valori universali ( che non sono solo dei cattolici o dei comunisti, dei fascisti o dei laici ) quali la solidarietà, l’aiuto reciproco e disinteressato, il rispetto delle regole,della legalità e degli altri, ecc. ;
2. impegnarsi per permettere ai più e non solo a pochi ( cosa sempre più difficile dopo i notevoli tagli di organico, l’aumento del numero di alunni per classe, ecc. ) l’acquisizione di conoscenze basilari ed il potenziamento di stili cognitivi basati sul rigore metodologico, sulla serietà, sull’impegno individuale e di gruppo.

In questa situazione, mi viene quasi voglia di rivolgere ai docenti l’invito a progettare un nuovo tipo di scuola, più facile e divertente:
"la scuola del bunga bunga" ( meglio se privata ).

In essa, come insegna sistematicamente il presidente Berlusconi, ci sarebbe molto spazio per:
a. la creatività da drive-in e le attività di laboratorio ( costumi, balletti, baci a statuine e palpeggi vari );
b. far emergere, nell’ambito del lavoro di gruppo, le personalità più spiccate e intraprendenti, da ricompensare nel modo più opportuno ( regalini, soldi, incarichi di prestigio ).
Il tutto con la soddisfazione di tanti ( ? ).

Tornando alle cose serie, a fronte dell’escalation degli insulti berlusconiani, non capisco perché le organizzazioni professionali e sindacali più rappresentative non organizzino una manifestazione ( magari in un giorno festivo per non togliere altro denaro dalle tasche degli italiani! ), in difesa della dignità della scuola pubblica e dei suoi docenti che non meritano di essere messi sotto accusa da un individuo sospettato, in diversi procedimenti giudiziari, di corruzione, di concussione e di prostituzione minorile.

In fede

Antonio Cucciniello

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