Le vere anomalie di Berlusconi

9 Novembre 2008

Caro direttore,
vorrei, se posso, rispondere al signor Regazzoni onde evitare fraintendimenti con un lettore con il quale sono quasi sempre d’accordo.E lo sono anche sul giudizio espresso nei confronti del Presidente del Consiglio.
C’è però una differenza sostanziale fra il mio ragionamento e il suo. Io non credo che all’estero siano stupiti tanto dal comportamento di Berlusconi, quanto dal fatto che una persona come lui, non mi permetto di giudicare la persona in quanto tale, sia chiaro; mi limito a un giudizio politico, venga eletta per la terza volta.E’ questo il dato che probabilmente risulta incomprensibile negli altri Stati.
Berlusconi è quello che è e fa quello che è capace e gli conviene fare, non è oltretutto uomo che si nasconde, anzi, se mai si ” manifesta” in maniera anche fin troppo palese. Le anomalie sono due: il consenso che ha avuto e che continua ad avere presso l’elettorato e di cui dobbiamo tenere conto per onestà intellettuale, e cosa non meno sorprendente, che qualcuno ha creduto di poter ” scendere a patti” con lui sulle riforme nell’interesse del Paese.
Chi è Berlusconi lo sappiamo tutti, inutile ripeterlo, la sua storia potrebbe ormai diventare un fumetto da distribuire nelle scuole e non escludo che ci si arrivi; siamo noi popolo italiano che non sappiamo o diamo l’impressione di non sapere bene come e da chi vogliamo essere governati
Il punto, il dramma o la farsa, a seconda di come la si voglia leggere, sta lì.
Cordiali saluti