» Invia una lettera

L’EMA non sarà a Milano: di chi è la colpa?

Avarie
1 Stella2 Stelle3 Stelle4 Stelle5 Stelle
Loading...

22 Novembre 2017

Egregio direttore,

non intendo associarmi al pianto greco che caratterizza come una sorta di isteria epidemica la reazione emotiva dei ‘mass media’ e quindi dell’opinione pubblica o di larghe parti di essa (data la funzione propulsiva che i suddetti ‘mass media’ svolgono nel creare o rappresentare l’opinione pubblica) rispetto al sorteggio finale con cui è stata decisa l’assegnazione della sede dell’EMA (Agenzia europea del farmaco) ad Amsterdam, anziché a Milano. Al contrario, condivido, una volta tanto, il giudizio espresso dal giornalista del “Corriere” Massimo Gramellini, il quale ha affermato che il sorteggio è l’unico modo giusto di risolvere questo tipo di problemi. Sennonché mi ha colpito l’insistenza con cui il quotidiano milanese ha enfatizzato la posizione costantemente non favorevole verso la candidatura italiana, assunta dalla Spagna nel corso delle consultazioni e delle votazioni che hanno scandito l’‘iter’ decisionale comunitario conclusosi per l’appunto, a causa della parità dei suffragi che si è verificata in esse, con il sorteggio finale. Se quanto ha sottolineato il “Corriere” è vero (e non vi è motivo di dubitarne), sorge allora spontanea la seguente domanda: perché la nostra consorella latina ha assunto una posizione che si è rivelata, nel prosieguo della vicenda, determinante per l’esclusione dell’Italia?
Ebbene, io credo che la risposta sia da ricercare nelle posizioni smaccatamente filosecessioniste che il governatore della Lombardia e la Lega Nord hanno assunto pubblicamente in più occasioni, manifestando il loro sostegno al pregresso governo della Catalogna e alle sue velleità indipendentistiche. Benché facciano ora la voce
grossa e lancino roventi improperi, ribellandosi a una decisione dell’Unione Europea che, almeno in questo caso, è da considerarsi saggia ed equilibrata, costoro sono forse i principali colpevoli dell’esclusione del nostro paese, avendo contribuito con la loro
scomposta agitazione in pro del separatismo catalano ad alienare le simpatie della Spagna nei confronti di Milano e della Lombardia. Dunque, non è un’ipotesi fantasiosa pensare che il mancato sostegno del governo spagnolo alla candidatura italiana sia stato un modo con cui quel governo ha parlato a nuora perché suocera intenda.

Eros Barone

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

  1. Avatar
    Scritto da Felice

    Se l’ipotesi del sig. Barone avesse un minimo di fondo di verità allora dimostrerebbe la inadeguatezza dei politici spagnoli che trattano questioni non inerenti al loro paese (né a livello di competenza, né a livello di affinità) come questioni private.
    In ogni caso la prossima volta (sempre che ce ne sia ancora una) invito i rappresentanti europei a giocarsela subito con il sorteggio in quanto Milano aveva tutti i requisiti ma è stata scelta la città che da qui ad un anno non avrà nemmeno a disposizione una sede per ospitare la futura EMA. Ridicolo oltre che patetico.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.