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L’Incubatoio di Maccagno ed i mancati impegni della lega varesina

Incubatoio ittico Maccagno
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3 Agosto 2018

Premetto che questo mio scritto non è di carattere politico, ma è una semplice considerazione dei fatti che vedono gli esponenti politici varesini, quasi tutti della Lega, protagonisti di promesse non mantenute.

Poiché l’anonimato non è nelle mie corde, inizio da nomi e cognomi delle persone di cui parlo: Emanuele Monti, Luca Marsico, Tiziana Bortot e Giacomo Cosentino.

Durante l’ultima campagna elettorale per le regionali i menzionati hanno giustamente girato in lungo e in largo la nostra provincia per “pescare” i voti degli indecisi e forse, anche con quelli di alcuni pescatori, qualcuno di loro è stato eletto in Consiglio Regionale.

Nel loro girovagare questi politici sono venuti ad racimolare voti anche nel luinese. Qualcuno di loro ha anche posato falsamente sorridente per il fotografo di turno, qualcuno anche accanto ad Alessandro Casali, vicesindaco di Luino, che avallava le loro asserzioni, sbandierando l’ “interesse” per i problemi delle acque del territorio e degli incubatoi della zona in particolare.

Certo, sappiamo benissimo che solo pochi politici hanno gli attributi per mantenere le promesse pre-elettorali e forse chi li ha votati ha creduto che questi personaggi li avessero veramente. Ma ora dopo che il governo regionale è stato formato, anche per chi li ha preferiti la disillusione è totale.

«La Regione sarà a fianco dei pescatori» ha dichiarato qualcuno, «vedrò l’Assessore Fabio Rolfi» ha detto qualcun altro, «Incubatoi opere importanti per la Regione» fu un’altra affermazione.

Il risultato però è che ad oggi non un centesimo, neppure degli arretrati, è pervenuto nelle casse dell’incubatoio di Maccagno totalmente gestito, con enormi sforzi, sacrifici e spese personali da alcuni volontari della Società Sportiva Pescatori Alto Verbano, che ha come scopo primario non il piacere della pesca dilettantistica, ma soprattutto la concreta tutela delle acque e la divulgazione scolastica circa l’importanza della biodiversità ittica, senza alcun scopo di lucro.

Chissà se questi politici, quando si sono impegnati pubblicamente, sapevano del fatto che esiste un programma triennale (2017/2019) regionale per la pesca e l’acquacoltura redatto in omaggio alle normative europee e supportato, anche per le acque interne, dal piano del Fondo Europeo Affari Marittimi e Pesca 2014-2020.

Chissà se i vari amministratori regionali in maggioranza sanno che il predetto programma triennale ha, tra gli altri, come obiettivi, la conservazione delle risorse biologiche, lo sfruttamento sostenibile delle risorse ittiche e “favorire un’acquacoltura sostenibile, efficiente innovative e competitiva”.

Chissà se sanno che la Regione Lombardia ha stanziato nel piano triennale 2017/2019 un budget di 7.447.559 milioni di euro da ripartire, tra altre voci, nelle risorse della pesca (€ 2.750.00,00) ed acquacoltura (€ 2.750.000,00).

Chissà se sono a conoscenza del fatto che oltre al budget citato esistono risorse autonome regionali annue di 700 mila euro da dedicarsi “alla gestione della rete delle strutture ittiogeniche presenti sul territorio regionale e al ripopolamento/monitoraggio delle acque del reticolo idrografico lombardo a sostegno delle popolazioni ittiche di interesse alieutico e di quelle di interesse per la biodiversità come previsto dalla LR 31/2008”.

Concludo sollecitando la Regione ed i suoi esponenti della Lega, se realmente interessata al territorio, a mettere in campo al più presto le risorse occorrenti all’incubatoio di Maccagno e destinate all’acquacoltura per permettere allo stesso di continuare la propria opera di divulgazione scolastica e di eccellenza nell’allevamento di trote di lago, marmorate e fario di alta genealogia, necessarie anche e soprattutto per il mantenimento dell’equilibrio biologico delle acque del territorio e di quella biodiversità necessaria alla sopravvivenza e bellezza di tutte le nostre valli dove esiste un corso d’acqua che anche i pseudo politici decantano (solo) quando gli torna utile.

Ora ci saranno le loro vacanze, invece a Maccagno si continua ad essere volontariamente e volonterosamente operativi ed al limite della resistenza… ma fino ad oggi, per voi, che piacevoli intoppi ci sono stati?

Un’ultima richiesta ai consiglieri regionali della Lega: non perdete tmpo a rispondermi con motivazioni varie circa il mancato intervento economico, perché innestereste polemiche che non porteranno a nulla se non alla conferma che non avete mantenuto gli impegni presi, ma utilizzate piuttosto tale tempo a sbloccare le risorse promesse perché di tempo a disposizione voi ne avete avuto a sufficienza, mentre la realtà di Maccagno non può ulteriormente attendere i vostri rilassati e tranquilli comodi”.

Rolando Saccucci

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