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Lo stato del lago di varese visto da me

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25 Aprile 2011

Gentile direttore,
La bellezza paesaggistica del lago di varese visto dall’alto è sempre stata indiscutibile. Quando ci si avvicina alle sue rive però la situazione cambia. Recentemente ho ricominciato a frequentare assiduamente la pista ciclabile, nella fattispecie il tratto che da gavirate conduce fino a cazzago brabbia. Cosa colpisce l’attenzione di chi osserva questo specchio d’acqua da pochi metri di distanza? Lo stato di putrefazione. Esatto, avete capito bene. Parlo dello stato attuale delle acque del lago di varese, proprio quello che molti di noi hanno sotto gli occhi ogni giorno.
Lo scorso anno, proprio in questi periodi, e forse anche nella primavera più avanzata, mi aveva coplito come il lago si presentasse di un colore verdastro, osservandolo dall’alto. Recentemente ho ben compreso, rivedendolo molto da vicino, come quella strana colorazione fosse effettivamente dipendente dalla densità di alghe. Verrebbe da pensare: quindi il lago è fittamente saturato da alghe? è mia opinione che questa sia la vera e reale situazione attuale.

Certo io non sono un esperto in materia, ne dispongo di dati accurati ed aggiornati sulla attuale situazione delle acque.

Purtuttavia mi fido di quello che osservo. Sopratutto mi convince l’osservazione prolungata nel tempo, proprio come sto facendo ultimamente. Giorno dopo giorno, si nota l’intensificarsi della presenza di sostanze vegetali fluttuanti nel acqua, comunemente dette alghe, che certo non possono essere di giovamento per la salute del lago in questione.

Facile, anzi no, difficile fare una classifica delle principali responsabilità che hanno portato il bacino allo stato attuale. Riflettendo però sugli odori che frequentemente mi giungono al naso mentre percorro al summenzionata pista, mi viene facile menzionare gli scarichi dei collettori fognari… Sinceramente non so se sia normale che acque di risulta dei depuratori debbano o possano puzzare intensamente di fogna… Ne tantomeno sono aggiornato su quale sia la reale situazione circa gli iimpianti di depurazione dei vari comuni rivieraschi. Il naso suggerisce che poco o nulla viene fatto attualmente…

Osservando il frequente ristagno di sostanza schiumose, particolarmente lungo l’intero tratto rivierasco di biandronno, mi vien da pensare inoltre che nel lago ci debba essere ancora un pò di tutto, a livello chimico. Tutto questo malgrado l’intervento del ccr di ispra, avvenuto anni fa. Pare che quel iniziativa, se non prendo un granchio, sia sostanzialmente fallita.

Di fatto il lago di varese, il lago su cui si affaccia la terra in cui viviamo versa in uno stato pietoso. Questo è un dato di fatto; non interpretabile ne negoziabile come qualche amministratore locale potrebbe essere tentato di fare sotto elezioni. In sostanza cosa stiamo facendo per migliorarne la salute? Ed ancora: chi può concretamente fare qualcosa? è realistico pensare di lanciare una grande e seria campagna di profondo risanamento del lago? Sono solo le acque o anche i fondali sono compromessi? Comprensibile che se, e sottolineo se perchè ad oggi non sono profondamente informato, anche quest’ultimi fossero da ripulire, posso solo ipotizzare ad una faraonica opera di dragaggio del intero lago, con costi spaventosi per i malandati bilanci pubblici.

Forse però se ognuno iniziasse a pensare cosa fare nell suo piccolo potremmo contribuire a migliorare le cose. Per quest’anno più che una "abbracciamo il lago" non organizziamo una "ripuliamo il lago" ?

Massimiliano Buzzi

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