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Maleducati o educati male?

Adolescenza generiche
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9 Aprile 2018

“Maleducati o educati male” e il titolo di un libro di una donna coraggiosa, Isabella Milani, che dopo aver insegnato per 30 anni un una scuola, si è posta la “missione” di combattere quella che è oggi una vera emergenza: la maleducazione dilagante dei nostri ragazzi e studenti.

Il suo è un nome d’arte, legato a quel prete di cui lo scorso anno abbiamo ricordato il 50° della sua morte e che ha fatto diventare Barbiana un sorta di capitale mondiale dell’insegnamento, a cui si attinge ancor oggi per rinnovare la scuola, prova ne sia che sono aperti tutt’ora diversi concorsi nazionali per riscrivere oggi quella lettera diventata così famosa in tutto il mondo.

Il suo libro non è un libro pedagogico, da specialisti, ma è un libro semplice di buoni consigli pratici, rivolto a tutti i genitori e anche agli insegnati per vedere di arginare, se fosse mai possibile, questo grave fenomeno della maleducazione, che sta mettendo a rischio il processo educativo dei nostri ragazzi, al punto tale che si parla di emergenza educativa se non addirittura di fallimento educativo. E’ il libro scritto da una mamma per tutti i genitori, che avuto la fortuna di essere anche insegnante, quindi aver lavorato dall’altra parte della barricata di quella istituzione chiamata scuola, chiamata oggi ad educare i nostri ragazzi, forse in uno dei periodi più difficili della storia della nostra società. Per gli insegnanti ha anche scritto un altro libro “L’arte di insegnare”.

Anche “Famiglia Cristiana” ha dedicato nelle scorse settimane un ampio servizio delle crisi della scuola, parlando di insegnanti sotto tiro e che vivono la loro esperienza scolastica da incubo sottoposti ad un uno stress quotidiano pazzesco. Infatti, dopo gli episodi di bullismo e di violenza dilagante , oggi sono loro a subire le violenze sia da parte degli studenti, ma sia anche da parte di genitori irresponsabili, con violenze verbali, fisiche e giudiziarie.

Il suo libro “Consigli pratici di un’insegnante per una nuova intesa tra scuola e famiglia” è la descrizione di tante situazioni quotidiane, che se messe in pratica possono cambiare la storia della scuola. Se fossi il Ministro della Pubblica Istruzione, che adesso è assente per la crisi di governo, lo consiglieri a tutti i genitori quanto portano il loro bimbo alla prima elementare o forse anche prima, magari il giorno dopo aver lasciato la sala parto. Un libro che si prefigge un obiettivo ambizioso, io dico una missione impossibile: Arginare la maleducazione dilagante. Sintetizzare in quattro righe il suo libro è quasi impossibile, con il rischio di essere poi smentito il giorno dopo da Isabella Milani. Ma io ci provo lo stesso. Le considerazioni da fare sono diverse. Tutti i genitori oggi devono in primo luogo comprendere che si sta navigando nel mare della maleducazione, che tutti stanno commettendo errori e che le nuove tecnologie della comunicazione stanno minando il processo educativo delle nuove generazioni e che educare oggi non è mai stato un mestiere così difficile sia per i genitori che per gli insegnanti.

·       La prima regola da introdurre è che i genitori devono elaborare un progetto educativo unitario e condiviso. Dove manca questa condivisione, che è l’amore per i propri figli, qualsiasi processo educativo è destinato al fallimento. E stabilire delle regole è oggi fondamentale.

·       La seconda questione è che deve tornare la piena fiducia tra genitori ed insegnanti, consapevoli del fatto che oggi insegnare ai nostri ragazzi è un compito difficilissimo. Senza questa piena fiducia negli insegnanti si depotenzia il loro ruolo aprendo la strada maestra della maleducazione. Quando lo studente percepisce che la famiglia è sempre pronta a difenderlo, anche quando non studia, la scuola diventa un parcheggio dove si dà allo studente il diritto di non studiare. Fondamentale è poi la questione che lo Stato deve assumersi tutta la propria responsabilità a difendere sempre i propri insegnanti anche quando sbagliano. Scagli la prima pietra chi oggi è sicuro di non commettere errori nell’educare.

·       La terza questione è che oggi l’educazione è affidata al mercato che, attraverso questi nuovi strumenti di comunicazione (Televisioni, telefonini, smartphone, tablet, computer) creano l’illusione che non è più necessario studiare oltre a minare in maniera irreparabile il processo educativo.

Io non so se possono bastare queste tre questioni fondamentali, perché non si educa con le parole ma con l’esempio quotidiano. E oggi i messaggi di maleducazione sono innumerevoli.

Maleducati sono gli automobilisti che non rispettano le regole del codice della strada, praticamente quasi tutti. Maleducati sono tutti quei contribuenti che non rispettano le regole previste per il pagamento delle tasse. Maleducate sono tutte quelle trasmissioni televisive diseducative che sono la maggioranza. Maleducati sono quei giornalisti che alla televisione non rispettano le regole della buona creanza insultandosi a vicenda. Maleducati sono tutti quei parlamentari che hanno trasformato le aule dove è nata la nostra Costituzione in risse indecorose, facendo diventare la politica come sinonimo della corruzione. Maleducati sono la stragrande maggioranze dei tifosi che vanno allo stadio. Maleducati  sono per esempio tutti coloro che sono disonesti, nelle cose piccole o grandi. Maleducati sono tutti quei lavoratori e dirigenti che non fanno il proprio dovere sul posto di lavoro, per esempio sulle nostre ferrovie sempre in ritardo, abusando di quel diritto fondamentale che è lo sciopero. Maleducati sono tutti quegli imprenditori che accecati dal mercato e dal denaro, delocalizzano le proprie unità produttive lasciando sul lastrico centinaia o migliaia di famiglie. Maleducato sarà forse il prossimo governo partorito da una parola “Vaffanculo”  Gli esempi che si possono fare sono innumerevoli. E allora la domanda che allora pongo a Isabella Milani è semplice: Come sarà mai possibile educare i nostri ragazzi alla BUONA EDUCAZIONE quando tutti gli adulti danno esempi di maleducazione ? Isabella Milani non da una risposta a questo quesito. Tra una educazione autoritaria, quella di una volta, e il permissivismo attuale, sceglie giustamente con il suo libro, una Educazione Autorevole, che però purtroppo oggi non esiste. Ma per fare questo tutti i genitori dovrebbero leggere il suo libro e comportarsi di conseguenza. Ma oggi leggere i libri è privilegio di pochi. Chiedere oggi di leggere alle madri e ai padri di famiglia dopo una intensa giornata di lavoro è quasi impossibile, soprattutto per tutti quei frontalieri che per avere qualche soldo in più nella busta paga, hanno rinunciato ai loro diritti fondamentali, accettando di diventare schiavi lavorando, anche 12 ore al giorno.

Alla domanda che ho posto sopra, chi scrive ritiene che tra i due danni, l’educazione autoritaria e quella permissiva, quella che fa meno danni è quella autoritaria anche se so che sarà impossibile tornare indietro. E allora l’unica ancora di salvezza è leggere il libro di Isabella Milani “Maleducati o educati male ?” E il punto interrogativo è fondamentale perché i suoi, sono consigli e non certezze. Prima che i nostri ragazzi debbano pagare di persona i danni della maleducazione, andando in galera ancora prima della maggiore età, con la responsabilità e il beneplacito di tutti gli adulti, genitori compresi. Isabella Milani ha un suo sito cui rivolgersi: www.professoressamilani.it        

Emilio Vanoni – Induno Olona

Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Felice

    Interessante lettera ….tutte le categorie che ha citato sono maleducate nella stessa misura in cui sono lasciate agire indisturbate. Maleducati sono gli automobilisti che non vengono sanzionati senza possibilità di appello, maleducati sono i genitori che si rifiutano di pagare le rette scolastiche senza che il loro figlio venga estromesso, maleducati sono i condomini che non pagano le spese condominiali e costringono gli onesti a pagare al loro posto, maleducati sono gli insegnanti che non insegnano ma vivacchiano in base al loro titolo di studio, è così via potrei continuare all’infinito.

    Quindi chi sono i veri maleducati ? Chi commette reato o chi semplicemente dovrebbe controllare e sanzionare e se ne frega?

    1. Roberto Ganna
      Scritto da Roberto Ganna

      Entrambi ma in primis chi commette il gesto.
      La buona educazione sta nel comportarsi correttamente perchè lo riteniamo giusto, non perchè abbiamo paura di essere puniti.

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