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Milani faccia almeno un passo indietro

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20 Aprile 2007

Egregio direttore,

come avevo previsto in una mia precedente lettera, qualche settimana fa, il signor Milani ha finalmente gettato la maschera: l’Italia dei valori si presenterà da sola alle elezioni provinciali.
Fuori dalla coalizione di centrosinistra di cui fa parte a livello nazionale.
La mancanza di cultura politica, il personalismo, l’individualismo, il settarismo del signor Milani sono davvero sconcertanti.

Sotto la sua guida, a Varese, l’Italia dei valori ha ottenuto 510 voti alle elezioni comunali del 2006 contro i 782 del 2002. Ha perso, cioè, ben 272 voti in un colpo solo. Più di un terzo del proprio serbatoio elettorale.
In qualsiasi altro partito, a seguito di una débacle di queste proporzioni, le dimissioni del coordinatore sarebbero state automatiche.
Milani, invece, non solo non si è dimesso ma continua a pontificare e si candida addirittura a presidente della Provincia. È proprio vero che all’ambizione non c’è limite! Non sarebbe meglio se il signor Milani, invece di attaccare con livore e vuote argomentazioni Ds e Margherita, avesse la dignità di compiere una sana autocritica e di fare un passo indietro?

Capisco che in un partito a conduzione rigidamente familiare ciò non è possibile, ma il signor Milani eviti almeno di rendersi ridicolo.

Nazzareno Bernabé

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