Per avere un padrone, bisogna volerlo
20 Agosto 2011
Egr. direttore,
non mi va proprio giù sentirmi dire che ho dei referenti politici e tanto meno che ho un padrone. Delle opinioni che esprimo in questa sede rispondo solo a lei, per via del suo diritto di censura. Inutile dire che spero non lo applichi questa volta.
Per avere un padrone bisogna proprio volerlo. Non basta essere iscritti ad un partito ( ed io non lo sono ), non basta nemmeno obbedire alle regole del partito, bisogna svendere la propria indipendenza, anzi libertà, in nome di una eventuale speranza di carriera. Non basta nemmeno dire sempre signorsì.
I “referenti politici” sono il classico esempio di coloro che devono trasmettere e rendere pubblica la volontà del padrone che si sono scelti. Sono quelli che devono tenere in riga la truppa. Sono quelli che devono difendere sempre l’immagine voluta dal padrone, a costo di dare risposte totalmente generiche, come invitare a leggere la banca dati della Camera, e cercare di cavarsela insultando chi fa notare che c’è qualcosa che non va. Inutile dire che non mi ispirano fiducia.
Con i miei migliori saluti.
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