Poker d’ossi

14 Aprile 2011

Gentile direttore,

Nel breve giro di due settimane il fascismo strisciante in questo paese, riemerso già nel tempo in diverse forme, il morto vivente che si rialza dalla fossa, propone il suo "poker d’ossi": fuori dall’Europa, in modo che la povera Italia non debba più confrontarsi con democrazie più evolute e civili; possibilità rimandata di sparare sui disperati che ci raggiungono pensando l’Italia un posto civile; possibilità di ricostituzione del disciolto partito fascista; attacco alla storia a partire dal suo insegnamento e dai libri che ne sono strumento. Non sono deliri da bar all’ora dell’aperitivo, ma proposte che arrivano dal vertice di un pesce che puzza fin dalla testa. Ogni ritrattazione è tardiva, è il pensiero che conta.
Mentre la parola antifascista sparisce anche da molti programmi elettorali, o per dimenticanza, o per ostentata ricerca di rifarsi un maquillage moderato, o per ragionato e oscuro calcolo, il Comitato Antifascista di Busto continuerà nella propria lotta (spesso solitaria ed osteggiata) culturale quotidiana proseguendo nella diffusione militante della Carta Costituzionale, "Carta in Centro", distribuita informalmente nei vari luoghi di aggregazione e annuncia per le prossime iniziative una azione: "No Farhenheit451" in cui i libri faranno da argine alla deriva presente. Non siamo noi antifascisti fuori dal tempo, ma invece rischiamo tutti di essere in ritardo in questa pericolosa svolta.
Se solo Orwell si fosse girato anche da questa parte si sarebbe accorto…