Primarie del Pd: i veri vincitori sono i cittadini
17 Ottobre 2007
Caro Direttore,
con il successo ottenuto dalla grande partecipazione popolare alle elezioni primarie del PARTITO DEMOCRATICO, con la manifestazione di AN a Roma e il consenso ottenuto dalle iniziative politiche di Beppe Grillo, alcuni adesso si domandano che ha ragione oppure chi ha vinto.
A seguire i commenti sulla stampa, sembra di essere al giorno delle elezioni dove tutti dicono di aver vinto e tutti hanno ragione. Ma forse in questa occasione si può fare una eccezione: nessuno ha vinto, ma i veri vincitori sono i cittadini con la loro partecipazione e la voglia di democrazia hanno mandato un chiaro messaggio di rinnovamento.
Le manifestazioni di Grillo, il referendum promosso dalle organizzazioni sindacali, la partecipazione alla manifestazione di AN e ora la grande affluenza alle elezioni primarie del Partito Democratico, dicono a mio parere che tutti questi eventi hanno il sapore di una grande voglia di politica, di partecipazione, di democrazia.
Certo ognuno tenta di portare acqua al proprio mulino, ma la verità è che in questa situazione di grave crisi dei partiti, il messaggio venuto in queste settimane è che i cittadini vogliono partecipare e contare perché tutte le istituzioni sappiano rinnovarsi, proprio perchè tutte le manifestazioni citate sono state ordinate, serie, pulite, espresse in maniera civile, tutte manifestazione non violente e pacifiche che dimostrano quanto è maturo il nostro Paese.
Serie e tutte Politiche (con la P maiuscola) sono state le iniziative di Beppe Grillo che ha raccolto migliaia di firme su una proposta di legge di iniziativa popolare per mandare a casa i corrotti dal Parlamento, per dare un segnale di rinnovamento della classe politica, per riprenderci il diritto di voto espropriata da una legge elettorale definita dagli stessi estensori una porcata. Dove è quindi l’antipolitica di Grillo colpevole solo di usare il suo talento – la satira – per svegliare una classe politica che non gode più di un grande consenso nel Paese ?
Grande prova di maturità l’hanno data i lavoratori con il referendum dopo sono prevalse posizioni consapevoli del grave debito pubblico che sommerge il bilancio dello Stato. Corretta è stata la manifestazione di AN, che dal suo punto di vista di partito di opposizione ha manifestato democraticamente per far sentire la sua voce. Entusiasta e festosa è stata la partecipazione popolare, oltre ogni previsione, alle primarie del Partito Democratico, con un grande segnale di unità contro l’eccessiva frammentazione dei partiti (e questo è forse un primo messaggio chiaro e chiaro).
Ritornando alla domanda iniziale chi allora ha vinto. . . Non ha vinto Veltroni che in queste primarie si sarebbe accontentato una partecipazione di un milione di votanti. Ha vinto Rosy Bindi, che con la sua generosa candidatura e il suo coraggio ha evitato a Veltroni una elezione plebiscitaria con il rischio di far fallire davanti ad un tribunale della Bulgaria il nascente Partito Democratico. Ma a perdere è stato il povero Berlusconi che da quasi due anni si è imbalsamato a ripete sempre le stesse cose (elezioni anticipate con la legge elettorale detta porcata) quasi fosse diventato un mangianastri inceppato.
Ora però il nascente PARTITO DEMOCRATICO ha il dovere di non disperdere il patrimonio acquisito dal voto popolare, perché esso nasca partecipato e . . . democratico davvero.
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