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Quando i pedoni non hanno dignità

Induno Olona - Apertura del cavalcaferrovia
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20 Settembre 2017

Sono pochi giorni che è stato aperto il sovrappasso ferroviario che unisce via Pavia e la via Campo dei Fiori, qui a Induno Olona, e i commenti non si sprecano.

Le cose positive: bene vietare ai camion questo percorso stradale e altrettanto giusto limitare la velocità ai 30 mm orari in questo tratto di strada. Tralascio l’errore commesso dall’impresa per aver messo due tombini sul percorso del marciapiede…

Per quanto riguarda gli aspetti negativi è la mancanza parziale dei marciapiedi, che diviene totale nel tratto in discesa in via Pavia. Come sia concepibile oggi,  nel 2017, costruire strade di collegamento anche rilevanti e non secondarie senza marciapiedi, che uniscono due quartieri importanti, dove tra l’altro in uno, quello di san Paolo c’è una scuola elementare, una scuola materna, un asilo nido, una chiesa con annesso l’oratorio, è semplicemente assurdo. Se per i dirigenti delle ferrovie che non abitano e non vivono nella nostra comunità possono disinteressarsi della vita delle persone, può anche essere possibile. Ma che una simile disattenzione sia stata commessa dagli amministratori locali, è vergognoso. Si ha sensazioni di essere amministrati da una burocrazia poco attenta alle esigenze della comunità. Si vede che la vita e la sicurezza dei pedoni non sono prese in considerazione.

Anche le paratie metalliche costruite lungo la via Pavia che raggiungono l’altezza di quasi quatto metri sembrano esagerate e hanno una impatto urbanistico negativo. Si spera che adesso almeno nel tratto di via Pavia per arrivare alla via Porro ci sia sempre il marciapiede. Speriamo.

Per quanto riguarda la costruzione della pista ciclabile per utilizzare la vecchia galleria, sono diverse le voci critiche, se poi sarà effettivamente utilizzata o saranno solo soldi buttati via.

Emilio Vanoni – Induno Olona

Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Felice

    Stessa cosa per le piste ciclabili….lingue di asfalto pensate solo per l’utenza dotata di motore. A dire che non costerebbe nulla di più pensarla e realizzarla in anticipo.
    Mentre certe cose all’estero non c’è bisogno nemmeo di dirle in questo paese occorre recriminarle con le unghie. E’ deprimente e alla lunga affaticante.

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