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Quando l’antisemitismo di nasconde dietro all’antisionismo

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28 Luglio 2014

Quando lo Stato d’Israele è sotto attacco da forze terroristiche o da Stati canaglia emerge tutta una marmaglia di antisemiti. Questa accozzaglia di persone, improvvisamente, non riesce più a nascondere il proprio odio contro noi ebrei, non avendo però il coraggio di ammettere il proprio pregiudizio,  tenta di nascondersi dietro improbabili distinzioni semantiche, purtroppo è stato sdoganato il fatto che ci si possa definire antisionista dicendo di non essere antisemita. Ma proprio in questi momenti diventa evidente quanto questo non corrisponda al vero: chi è antisionista è antisemita.
Per un ebreo il proprio essere ebreo è inscindibile rispetto al legame che ha con lo Stato d’Israele e con Gerusalemme, la capitale. Questi odiatori, per giustificare il loro astio, tentando di tenere pulita la loro coscienza, argomentano le loro assurde tesi con il più becero negazionismo e con il più deprecabile dei razzismi. Quando poi si fa loro notare l’infondatezza delle argomentazioni hanno l’ arroganza di definire se stessi "al di sopra delle parti", come se fosse possibile per un essere umano non avere un punto di vista. Ci dicono anche di avere amici ebrei che sostengono che Israele non ha diritto di difendersi, come se questo potesse legittimarne la posizione, come se fosse garanzia di neutralità ed equidistanza.
Ma come si può essere al di sopra delle parti in una guerra tra terroristi ed uno Stato democratico, in una guerra in cui i terroristi usano i civili per proteggere i propri missili, mentre Israele utilizza il sistema anti missile per difendere i propri cittadini (ebrei, arabi o cristiani che siano)?
Sappiamo tutti che ci sono, anche tra noi ebrei, alcuni (molto pochi per fortuna) che osteggiano il governo e lo stato d’Israele stesso, ma il popolo ebraico è come ogni altro popolo formato da  persone, non è un super popolo, è solo un popolo che vuole sopravvivere, purtroppo come ovunque tra noi ci sono alcuni prezzolati "intellettuali" che per difendere il proprio portafoglio sono disposti a dire di tutto.
Oltre a quanto detto è bene ricordare alcuni elementi fondamentali della vicenda:  il popolo palestinese è una invenzione della Lega Araba che costituì nel 1964 l’OLP, prima di tale data a nessuno interessava qualcosa degli arabi che abitavano nelle zone dell’ex mandato britannico. A nessun paese arabo venne mai in mente di costituire uno stato palestinese dopo la proclamazione dello Stato d’Israele del 1948, anzi dopo la guerra del 1948 i territori "palestinesi" furono  suddivisi tra Egitto e Giordania. Poi si susseguirono altre guerre di aggressione dei paesi arabi contro Israele, che si difese e li sconfigette militarmente. Chi scatena una guerra se ne assume tutti i rischi e le responsabilità, quindi la perdita dei territori fu una delle conseguenze. Risulta quindi evidente che la situazione attuale è solo il frutto dell’odio che gli arabi hanno nei confronti di Israele e del fatto che non sono in grado di assumersi la responsabilità delle loro azioni.
Ma torniamo agli antisemiti che emergono dalle fogne in questi momenti in cui Israele è sotto attacco. Questi loschi personaggi diffondo in questi giorni dati falsi sulla storia del popolo ebraico e della sua presenza in terra d’Israele, pubblicano foto false (prese dalla guerra civile siriana, di cui pochi parlano), legittimano oggettivamente una organizzazione terroristica come Hamas chiamandola resistenza, inventano notizie che puntualmente i fatti smentiscono.
Sì, Israele è in guerra contro Hamas ma non contro i palestinesi. Chi qui in occidente, e non solo, si schiera con Hamas è oggettivamente complice del terrorismo e degli obbiettivi che questo si prefigge: l’eliminazione di tutti gli ebrei ed i cristiani. Praticamente chi non dice nulla e chi palesemente si schiera a favore di Hamas è come chi si schierò con il nazifascismo o comunque non disse nulla rispetto a quanto stava avvenendo.
Una cosa deve essere chiara per tutti: non ci sarà più nessuna altra Masada e nessuna altra Shoah. Noi ebrei a prescindere dalle frottole a cui attingono coloro che ci odiano e ci vogliono uccidere non permetteremo il nostro annientamento. Il web è pieno di bugie a cui attingono gli antisemiti/antisionisti, ma la storia è altro non è il libro fantasy scritto da questi siti neonazisti e cospiratori. Questi siti internet sono la riedizione digitale dei protocolli dai savi di Sion, le frottole vengono sempre smascherate. Israele è la nostra terra, la nostra salvezza, la nostra speranza, la nostra promessa, negarci la possibilità di tornare significa negarci la possibilità di vivere, di esistere secondo le nostre millenarie tradizioni.
Rammento che il gran muftì di Gerusalemme Muhammad Amīn al-Husaynī era alleato di Hitler durante il secondo conflitto mondiale, li univa evidentemente il  comune odio per gli ebrei, oltre ad un modello sociale opposto a quello che noi abbiamo stabilito e desiderato per lo Stato d’Israele.
Anche per questo motivo, In questi tragici momenti, in cui siamo ancora costretti a difenderci, rivolgo ai nemici d’Israele e faccio mie le parole che usò il patriota Sandro Pertini nei confronti dei nazifascisti: arrendersi o perire!
Con il terrorismo ogni altra opzione è tempo perso, è energia buttata alle ortiche, viene vista come segno di debolezza o di resa. Il popolo d’Israele ha il diritto di difendersi, se necessario anche preventivamente, rispetto a chi lo vuole distruggere. Israele ha il diritto di vivere all’interno di confini stabili, sicuri e difendibili, e ha il diritto di difendere il proprio popolo.
Cari odiatori avete provato a eliminarci con le camere a gas, ma la storia vi ha dato torto, noi non siamo l’agnello sacrificale che vi deresponsabilizza rispetto al vostro quotidiano, ricordatevelo ogni cosa che succede non è colpa degli ebrei, è colpa dell’umanità di cui forse fate parte anche voi. Quindi se volete cambiare la vostra vita, non dateci la colpa di ogni cosa, ma rimboccatevi le maniche e iniziate a lavorare, se invece continuate nel vostro odio e pregiudizio preparatevi a combattere ed ad essere sconfitti dalla storia come i vostri predecessori

Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia

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