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Referendum per l’autonomia regionale

Milano vista da Varese
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8 Febbraio 2016

L’ultimo rapporto della Ragioneria Generale dello Stato ha mostrato in modo impietoso il divario esistente fra i fondi destinati dallo Stato alle singole Regioni ed elencati in dettaglio sulla Prealpina del 1 febbraio.

I cittadini lombardi, attualmente relegati all’ultimo posto con 2.265 euro a testa, non dovrebbero avere alcun dubbio nel pretendere e nel partecipare al referendum sull’autonomia per richiedere allo Stato la possibilità di tenerci parte di quei soldi nostri attualmente devoluti ad altre Regioni dove si raggiungono gli 8.864 euro di Bolzano , i 7.638 € di Trento e i 7.475 della Val d’Aosta.

Anche il Lazio con 6.133 euro a persona non sfigura fra i beneficiati, ma questo è lo scotto che si paga per Roma Capitale che si può permettere di non incassare 100 milioni all’anno di affitti derivanti dal ricchissimo patrimonio immobiliare.

Il Veneto ( 2.741 euro a testa) è già incamminato verso la consultazione popolare sull’autonomia e la presa di posizione del Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni è stata confermata dopo la lettura di questi dati mortificanti che derivano anche dall’inerzia o incapacità dei politici lombardi in Parlamento.

Il presidente Maroni sta trattando con il governo Renzi per avere la consultazione referendaria in occasione delle elezioni amministrative del 12 giugno ed in questo caso si risparmierebbero quei 12 milioni che dovrebbe spendere la Lombardia per effettuare la consultazione in altra data.

In ogni caso la consultazione per il referendum per l’autonomia regionale si farà e sarebbe puro autolesionismo astenersi dal voto per attendere i dinieghi o le imposizioni di Roma.

Solo con l’autonomia si potrebbe ottenere una parte maggiore dei nostri soldi destinandoli ad incrementare posti di lavoro per imprese e servizi, compresi quelli di vigilanza di un territorio sempre più ostaggio e vittima di delinquenti impunibili con normative che vanificano il lavoro delle forze dell’ordine, oppure avere la possibilità di fruire gratuitamente della Pedemontana evitando lo strucchevole palleggio di responsabilità dell’attuale gestione.

Cordiali saluti.

De Maria Domenico

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