Rivalutare Bush? Speriamo di no!
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Spettabile Varesenews,
leggo i pensieri di chi sostiene che Bush è un presidente che sarà ricordato e rivalutato. Senza entrare nel merito dei suoi discutibili trascorsi privati, vedasi il film di Oliver Stone, sarà sicuramente un presidente ricordato per aver infognato gli Stati Uniti d’America ed in un altro Vietnam solo per mettere le mani sul petrolio Iracheno.
Un portatore di “libertà” che ha aggredito uno stato sovrano inventandosi di sana pianta la scusante di armi chimiche mai trovate e che ha portato lutto in tante famiglie americane.
Saddam Hussein era un feroce tiranno, un tagliagole laico interessato solo al potere, tra l’altro foraggiato dagli americani per contrastare la rivoluzione Komeinista iraniana. Chi ha approfondito le conoscenze sull’Iraq sa bene che Hussein trattava col pugno di ferro ogni forma di opposizione politica o fanatismo religioso tollerando invece il cristianesimo caldeo del delfino Tarek Aziz.
Bush il liberatore del mondo, il grande stratega che non ha ascoltato i servizi segreti certo che gli amici talebani (sostenuti ed armati per cacciare i russi dall’Afghanistan) non l’avrebbero tradito ed invece è incappato nell’11 settembre
Bush, il distributore automatico di democrazia, socio storico dei petrolieri sauditi Bin Laden, quelli della pecora forse non tanto nera Osama. Un bel personaggio non c’è che dire, da ricordare per non essere mai più emulato.
Cordialità
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