Se le ferrovie non funzionano a che serve introdurre il tiket?

5 Settembre 2006

Caro direttore,
spiace rompere le scatole una volta di più sui disservizi delle Ferrovie Nord quando i problemi in agenda, lo so, sono tanti e ben più gravi. Tuttavia è avvilente che un pubblico servizio si riduca ad essere fin dal secondo giorno di ripresa, dopo il periodo “tranquillo” delle ferie, una corsa a ostacoli grottesca. Il treno delle 7.39 da Casbeno di oggi è stato bloccato a Varese. I pendolari trasbordati sul locale sono arrivati a Milano Domodossola alle 9.25. Sui motivi veri o presunti della penosa e faticosa trafila inutile discutere: ognuno ha una versione diversa e gli stessi operatori di stazione brancolano tra le più incerte giustificazioni. Contano i fatti: 1 ora e 45 minuti per viaggiare da Varese a Milano. A questo dovrebbe prima di tutto guardare la politica quando ciancia di ticket d’ingresso in città, al fatto che a volte, purtroppo, non c’è una valida alternativa al traffico su gomma. Faccio anche notare la finezza delle Ferrovie Nord, che dall’1 agosto hanno aumentato le tariffe. 8 euro e 10 centesimi per un Varese Milano andata e ritorno, e 50 centesimi in più sugli abbonamenti mensili. Si dirà che il servizio ferroviario italiano è il meno caro d’Europa. A parte che è una balla (in Spagna e in Francia i treni non costano di più), ma i signori della Regione, delle Nord o di Trenitalia si sono mai fatti un viaggetto che so, dall’Aia ad Amsterdam? O da Berlino a Francoforte? Così, tanto per valutare con i propri occhi la differenza del servizio e vergognarsi un po’…