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Il sequestro e l’uccisione di Aldo Moro fu opera delle BR. Punto

aldo moro
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16 Marzo 2018

Egregio direttore,
Alessandro Gilioli, un giornalista onesto (ve ne sono ancora, poiché non sempre questo sostantivo e questo aggettivo dànno luogo ad un ossimoro), scrive sull’“Espresso” quanto segue: «La verità giudiziaria ha stabilito la colpevolezza dei brigatisti, che ancora sostengono di aver fatto tutto da soli. La ricerca della verità storica invece procede per indizi e analisi logiche». Bene, consegnando ai cultori di illazioni infondate e malfilati raziocini le analisi logiche, vediamo i fatti reali.

I cinque uomini che erano seduti nell’auto (Moro e i quattro agenti della scorta) furono colpiti con armi semiautomatiche e automatiche, il 16 marzo 1978, a due metri di distanza, e i colpi che vennero sparati furono più di novanta. Prima osservazione: visto il volume di fuoco e vista la rosa dei colpi sulle portiere e sui finestrini dell’auto, qualsiasi cacciatore potrà confermare che a sparare furono dei dilettanti. Seconda osservazione: dato che almeno due di quelle armi si incepparono, qualsiasi armaiolo potrà confermare che a compiere quell’azione non furono dei professionisti.

Terza osservazione: il fatto che i brigatisti non fossero muniti ciascuno di un’arma di riserva induce a dubitare sulla adeguatezza delle dotazioni. È evidente che coloro che operarono puntarono ad approfittare soprattutto dell’effetto sorpresa e della impreparazione da parte della scorta.

Conclusione: il pubblico non è mai soddisfatto dalla realtà e non manca mai qualcuno che per spacciare la propria merce o per fare carriera è disposto a sostenere qualsiasi cosa. Tuttavia, il fitto polverone, che i “mass media” sollevano da decenni su questa vicenda con regolare cadenza, mira, quale che sia il grado di consapevolezza dei singoli attori, ad uno scopo ben preciso: quello di negare autonomia strategica e operativa alle Brigate Rosse. Ma chi ha raccontato la verità, fin dalla sua prima lettera, esisteva: si chiamava Aldo Moro.

Eros Barone

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