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Solidarietà ad Enzo Laforgia

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5 Novembre 2008

La lettera del Dr. Enzo Laforgia, apparsa sulle colonne di Varese News del 4 Novembre 2008, ed intrisa di accorata mestizia per le considerazioni ivi esposte, è sintomatica del clima che i recenti provvedimenti governativi inducono tra gli operatori scolastici, ed in particolare tra coloro (la stragrande maggioranza, se non la generalità) che del ruolo dell’insegnante hanno fatto e fanno una loro missione di vita a dispetto non solo della malafede dei loro detrattori, ma financo della scarsità dei mezzi didattici messi a loro disposizione.

L’ Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, sez. di Gallarate, intende esprimere la sua incondizionata solidarietà al Dr. Laforgia che, con la scelta delle sue dimissioni dagli incarichi di funzione strumentale al piano dell’offerta formativa dell’area formazione docenti e dalla funzione di referente del progetto “Giorno della Memoria 2009” dell’Istituto ISIS di Casbeno, ha inteso protestare contro la L. 133 imposta a questo Paese nella totale indifferenza verso le numerose e diverse voci critiche che avverso ad essa si sono levate ed alle manifestazioni di opposizione massiccia che il mondo della Scuola e dell’Università ha attuato.

L’arroganza del governo in questo frangente è stata pari a quella che ha caratterizzato gli interventi dei diversi uomini politici che lo esprimono e che hanno accusato di incapacità e di fannulloneria non solo gli insegnanti, ma anche gli altri lavoratori del pubblico impiego. Quello che il governo Berlusconi ha spacciato per riforma scolastica è solo un netto taglio agli investimenti che colpisce l’intero sistema educativo pubblico del nostro Paese con le più pesanti conseguenze che non tarderanno a manifestarsi se le forze sociali ed i partiti politici dell’opposizione non saranno in grado di fermare questa deriva distruttiva.

A tal uopo non è retorico rimandare a quanto Piero Calamandrei già annunciava con il suo discorso pronunciato al III Congresso in difesa della Scuola nazionale a Roma l’11 febbraio 1950, fatto proprio dagli studenti e dagli insegnanti nelle pacifiche, democratiche e straordinarie manifestazioni di questi giorni, ed apparso su importanti quotidiani del Paese.

L’ Anpi è comunque certa che l’impegno profuso dal Dr. Laforgia non è stato, non è e non sarà inutile, bensì prezioso e, alla luce proprio di ciò che oggi accade, insostituibile ed auspicabile.
L’invito è di ritrarre le dimissioni presentate sull’onda di uno scoramento che tutti condividiamo, ma che tutti scongiuriamo.
Auguri di buon lavoro, dunque, giungano al Dr. Laforgia dall’ Anpi di Gallarate, che ne ha conosciuto le profonde doti professionali ed umane e di dedizione e servizio ai nobili scopi che la Scuola (quella con la S maiuscola) si prefigge.

Michele Mascella per l ‘ Anpi Gallarate

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