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Terremotati in albergo dopo 2 anni

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5 Aprile 2011

Gentile Direttore,
 
innanzitutto vorrei dedicare un minuto di riflessione a due anni dal terribile sisma che ha distrutto l’Abruzzo; ed è proprio in occasione di questo triste anniversario che apprendo con sconforto un dato sconcertante: 1112 persone terremotate vivono ancora negli alberghi. Il relativo costo per lo Stato è di circa 19-20.000 euro annui procapite. Io credo che anche un neo diplomato ragioniere sia in grado di comprendere la convenienza o la fesseria di certe decisioni. Evidentemente chi ha avuto e chi ha a tutt’oggi la responsabilità gestionale del dopo terremoto non conosce nemmeno le tabelline. Si chiamino Tremonti, Bertolaso o Berlusconi, non importa, non hanno saputo fare due più due. In due anni il costo per gli alberghi, parametrandolo alle 1112 persone, si avvicina ai 45 milioni di euro. Con questo importo, in 3-4 mesi al massimo si sarebbero potute costruire circa 200 villette prefabbricate e sistemare questa povera gente. Con una sostanziale differenza, oltre a quella non indifferente del tempo: che quella per gli alberghi è una spesa a fondo perduto, mentre le duecento villette sarebbero rimaste un valore immobiliare. Purtroppo con i soldi pubblici, che sono nostri, (non dimentichiamolo mai) si fanno scelte screanzate, improvvisate, inadeguate.
 
La matematica non ha colore politico, come la morte, come la solidarietà, come l’intelligenza, come la lealtà, l’audacia, e…come il denaro.
 
Marco Chierici

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