Terrorismo moderno e pirati moreschi: un paragone storico
20 Agosto 2017
Egregio direttore,
gli attentati di Barcellona e di Cambrils hanno riportato l’attenzione sul terrorismo jihadista. Un paragone storico fra terrorismo moderno e pirateria moresca può quindi tornare utile. Come è noto, all’inizio dell’età moderna i musulmani, rappresentati allora dall’impero turco-ottomano, vennero battuti dall’Occidente a Lepanto (1571 – Nell’immagine)
Tuttavia, la pirateria araba continuò ancora per quasi tre secoli, poiché, allora come oggi, gli Stati cristiani se ne servivano come arma di guerra l’uno contro l’altro (classico esempio: la Francia di Francesco I contro l’impero di Carlo V). Le incursioni dei corsari barbareschi sulle coste dell’Europa continuarono dunque fino agli inizi del XIX secolo, quando accrebbero la loro efficacia le operazioni militari condotte contro di essi dagli Stati europei (Gran Bretagna, Spagna, Regno di Sardegna, Impero asburgico e Francia).
Pochi sanno però che, non appena conquistata l’indipendenza, anche gli Stati Uniti dovettero sottostare con la loro marina mercantile ai tributi imposti dai corsari barbareschi. Così nel 1784 il Congresso nord-americano approvò una spesa di 60.000 dollari da versare come tributo agli Stati barbareschi. Sennonché il ripetersi degli attacchi spinse gli Stati Uniti a costituire la marina militare e ad ingaggiare due guerre conosciute come “Prima” e “Seconda guerra barbaresca” (1801-1805 e 1815). Condotta a termine vittoriosamente questa campagna militare, gli Stati Uniti si liberarono del tributo, mentre altre potenze europee erano ancora un bersaglio degli attacchi corsari. La svolta vi fu quando i francesi decisero di occupare Algeri (1830) e Tunisi (1881). A quel punto, la pirateria moresca scomparve.
Conclusione problematica: per venire a capo del terrorismo jihadista è necessario occupare ‘manu militari’ i paesi che lo alimentano? e l’Occidente è in grado di farlo? Una cosa è certa: lo scontro con il polo imperialista islamico ridefinisce le alleanze internazionali, avvicina la Russia all’Europa e crea un fronte comune tra l’Occidente, la Russia e la Cina contro il fastidio mussulmano.
Eros Barone
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Sicuramente occorre cambiare la attuale classe dirigente politica in quanto totalmente impreparata ed inefficiente e discordante. Non si può avere pareri opposti in materia di sicurezza nazionale.
Occorre cambiare il concetto di migrazione…vivere in Europa non è un diritto acquisito e non lo deve essere. Deve essere una conquista solo se te la meriti Per questo motivo piantiamola con rifugiati, con i migranti economici che ci mantengono la pensione e con tutte queste palle che oltre a non attecchire più nella persone ci stanno facendo precipitare verso il basso.
Piantiamola con i gessetti colorati sui luoghi della strade, con gli applausi e gli slogan, con le condanne. Quando si destituisce una dittatura si deve avere un piano a lungo periodo e non si deve lasciare i territori nel nord africa in mano a bande rivali o gruppi paramilitari radicali (ci siamo capiti USA, FR e UK vero?).
Si deve piantare di continuare a dire che il terrorismo non ci cambierà e non abbiamo paura . Il terrorismo ci ha già cambiato dal momento che abbiamo costellato le nostre città di forze dell’ordine, di jersey di cemento e di militari con tanto di fucili mitragliatori in bella vista.
Insomma, scusate il francese, ma piantiamola con queste stronzate che possono andare bene per i TG strappalacrime ma che alla lunga risultano dannose per tutti e ci fanno sembrare ancora di più deboli di fronte a questi fanatici con la merda nel cervello.
Incominciamo a non regalare cittadinanze e permessi di soggiorno come fossero buoni del supermercato, a dubitare di organizzazioni umanitarie sostenute dai fondi di anonimi miliardari e dalle organizzazioni malavitose.
Incominciamo ad essere una Europa unita militarmente e non solo a livello di accordi economici e di moneta.
Incominciamo a rispondere con una sola voce. Forse solo così i moderni pirati capiranno che non ci sono tante voci discordante ma solo una, ben chiara, netta e non disposta a scendere a patti con questi animali.