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Treni affollati: perchè non istituire la terza classe?

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13 Ottobre 2004

Egregio Direttore,
Le scrivo per segnalare che fantastiche avventure le ferrovie nord milano offrono ai pendolari della tratta Laveno-Milano.
Tutto inizia lunedì 04 ottobre 2004 sul treno delle 18,53 in partenza da Milano direzione Laveno. Il treno TAF composto da 4 carrozze di cui 1 di prima classe era ovviamente pieno, non c’era spazio nemmeno in piedi. Per cui io e la mia amica abbiamo deciso di andare nella prima classe. Dato che il treno affollato è ormai consuetudine sia la mattino che alla sera, mettere treni composti da 4 carrozze in un orario di punta mi sembra davvero diabolico.
Ci siamo sedute, previa verifica che gli abbonati di prima fossero tutti seduti.
Poco dopo passa il controllore, che visti i nostri abbonamenti di seconda classe ci ha dato due splendide alternative: o pagate il supplemento o vi alzate. Abbiamo fatto presente che in seconda classe la situazione era invivibile, che non ritenevamo giusto pagare l’abbonamento e fare sempre il viaggio in piedi e quindi non ci siamo alzate.
Il controllore ci ha chiesto i documenti e ha registrato i nostri dati. E’ stato davvero umiliante: ti chiedono le generalità perché sei in prima classe, quando la seconda è quotiodianamente invivibile e per non parlare dei ritardi!!!
Il giorno dopo mi sono recata al customer care della stazione di Cadorna per segnalare l’accaduto della sera prima e il solito ritardo di 20 minuti (treno per Milano delle 8,48 è arrivato alla stazione di Varese verso le 9,10).
La risposta dell’ufficio: il controllore ha applicato il regolamento (e va bene sono d’accordo) e per quanto riguarda i viaggi in piedi il pagamento del biglietto di seconda classe non implica il posto a sedere. E se il viaggio in piedi è quotidiano, allora perchè non istituire la terza classe?
Mi chiedo come le ferrovie nord programmino la composizione dei treni dato che sanno da anni quali sono i treni maggiormente affollati (lo vedono i controllori e lo testimoniano numerosi reclami che ricevono).
I prezzi degli abbonamenti aumentano, ma il servizio è scadente.
Un’ultima osservazione, il giornalino “andata e ritorno”, su splendida carta patinata con foto bellissime e articoli davvero interessanti, potrebbero evitare di pubblicarlo e distribuirlo gratuitamente, non c’è mai scritto nulla che riguardi l’affollamento e ritardi dei treni e, visto che i lettori sono i pendolari, le FNM dovrebbero avere almeno il buon gusto di smetterla di prenderci in giro.

Una pendolare esasperata della tratta Varese-Malnate-Milano.

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