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Uboldo ha tutto il diritto di dire “no”

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26 Aprile 2007

Caro direttore

In merito alla lettera del Sindaco di Saronno, Pierluigi Gilli, mi permetto di rispondere in qualità di semplice cittadina uboldese, senza cariche né titoli.

Ho seguito sin dal nascere la vicenda di questo progetto essendo una fedele simpatizzante dell’attuale amministrazione e ho imparato qualcosa sull’argomento partecipando agli incontri organizzati sul tema, nonché collaborando con il Comitato Cittadini Attivi No allo svincolo.
Non sono un tecnico in materia di costruzioni e non voglio entrare nella storia tecnica e burocratica compiuta fino a oggi, già ampiamente discussa in numerosi interventi, ma credo non ci voglia una laurea per capire che questo progetto è inutile. A mio parere altra strada porta a altro traffico, ad altro smog, ad altro cemento…

Uboldo ha pieno diritto di dire NO, un NO che non ha significato di presa di posizione perché sin dall’inizio ha sempre cercato un dialogo, con i comuni vicini, con la regione, con la provincia; ha cercato un confronto per arrivare insieme a una soluzione che sia la più giusta, tenendo conto però anche delle nostre problematiche. Invece Uboldo è stato lasciato solo, con il suo fardello di cemento… (tanto lo svincolo impatterebbe il nostro territorio)

È indubbio che un simile progetto porterebbe nel nostro paese, già collassato quotidianamente, alla morte immediata. È altrettanto corretto e doveroso che che si dica NO!

Forse si dimentica che ciò che viene ad essere intaccato, in ogni caso, è una ampia e quasi unica zona ancora verde del territorio uboldese, una zona a ridosso del nostro centro sportivo comunale frequentato tutti i giorni anche da molte persone dei paesi del circondario che apprezzano i nostri impianti (ultimamente ancora piu attrezzati) per i servizi sportivi e di intrattenimento che vengono offerti.

Sono convinta che né il paese di Uboldo né tantomento l’attuale Amministrazione debbano definirsi fazione oscurantista votata solo al no: l’amministrazione, il comitato, i singoli cittadini sono per un NO perché credono in altre soluzioni, sicuramente meno devastanti, come migliorare la rete viaria esistente nonché potenziare ed incentivare l’uso del trasporto pubblico. Su questa posizione ha agito l’assessore Tavecchia a Roma, non solo nell’interesse di Uboldo ma di tutti i comuni interessati.

Non ritengo inoltre che Uboldo tenga in ostaggio venti Comuni, tre Province, ANAS, Società Autostrade, Regione Lombardia. A che pro? Semmai mi chiedo quale sia l’interesse primo di questo svincolo dato che tutti i Comuni, tranne Uboldo, siano cosi propensi a volerlo, con tanta fermezza che sfiora quasi la minaccia.

Cordialmente

Anna Cattaneo - Uboldo

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