Un anno d’attesa per una visita cardiologica
9 Maggio 2017
Lettera aperta al Presidente della Regione Lombardia
Egregio Avv. Roberto Maroni,
sono un cittadino italiano residente in questa Regione da 60 anni (ne ho quasi 78) e mi piacerebbe starci ancora per un po’, finché il buon Dio vorrà. Mi sembra invece che voi Amministratori facciate di tutto per accorciare la durata della vita di noi anziani. Sino alla pensione (all’età di 67 anni) sono stato abbastanza bene, mentre poi ho avuto alcuni problemi di salute, alcuni risolti altri che ancora permangono e che richiedono cure continuative e controlli periodici. Per questi vengo seguito dalla Cardiologia dell’Ospedale di Circolo di Varese, dove sono stato ricoverato due volte (2007 e 2014).
Ora per un controllo cardiologico presso quella struttura specialistica, prescrittomi dal medico curante, mi viene PRENOTATA LA VISITA FRA UN ANNO.
Ma vi sembra possibile che vi siano così LUNGHI TEMPI DI ATTESA per patologie che richiedono un costante controllo, anche ai fini di una corretta prevenzione ? Ed è proprio impossibile stabilire di volta in volta la data del controllo successivo ?
Anziché pensare a costruire con enormi spese nuovi ospedali (i contenitori) non sarebbe preferibile e più utile per gli utenti concentrare le risorse finanziarie sui “contenuti”, assumendo nuovo personale medico e paramedico per incrementare visite specialistiche ed esami strumentali, come ecografie, radiografie, TAC, elettrocardiogrammi ecc, anche aumentando l’arco lavorativo giornaliero (estendendolo magari alle ore serali) ? Perché queste lunghe liste di attesa sono esasperanti e nocive per la salute di molti Cittadini, soprattutto per quelli che necessitano di cure tempestive e per fasce sociali economicamente più deboli che non hanno la possibilità di accedere a prestazioni private.
Le chiedo, egregio signor Presidente, di voler cortesemente rispondermi, eventualmente anche tramite l’Assessorato competente, perché quanto ho scritto interessa anche moltissimi Cittadini lombardi che si trovano in precarie condizioni di salute.
Distinti saluti.
Martino Pirone
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