Un Pese come l’Italia
11 Gennaio 2009
Egregio direttore,
il sig. Di Biase, come è costume della sinistra, per dimostrare di avere sempre ragione si fa le domande mentalmente e poi si risponde per iscritto.
Infatti, non gli ho contestato il fatto che forse una volta non so su quante avrebbe assecondato una scelta della Lega, ma gli ho fatto notare che sarebbe più civile il confronto tra di noi se non fosse condito di insulti e offese a chi non la pensa come lui.
Ora tira in ballo il concetto di un paese “come l’Italia”.
Vero, infatti non c’è in Europa un paese colabrodo come l’Italia.
Non c’è un paese come l’Italia nel quale non vi sia una norma che consenta di identificare un clandestino anche se assistito dalla pubblica sanità.
Non c’è un paese come l’Italia dove sia consentito a masse di musulmani di pregare davanti a luoghi per noi sacri voltandogli le spalle.
Non c’è un paese come l’Italia dove se un pensionato che abita in una casa popolare va all’ospedale e, tornando, trova torva la casa occupata da rom nessuno è in grado di restituirgliela.
Potrei continuare, ma penso che basti così.
Ho il vizio di essere sintetico e mi fermo qui.
Saluti cordiali
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