Un viaggio di inferno
8 Luglio 2015
Cara trenord,
questa sera 07/07/2015 ho avuto il piacere di prendere il treno MILANO CENTRALE-DOMODOSSOLA in partenza alle 19.29 da Milano, e sono scesa a Gallarate.
Premessa non sono una pendolare frustrata dai continui viaggi a Milano, ne una persona che si lamenta in generale. Ma credo che a tutto ci sia un limite.
Tralasciando i 20 minuti di ritardo, accumulati per i motivi piú svariati, 10 di quali trascorsi FERMI tra una stazione e l’altra, credo che la cosa piú vergognosa siano i 40gradi interni al treno (esterni erano 37) con i finestrini chiusi o aperti al massimo 5 centimetri.
Ora non pretendo che pagando 4,80€ per 60km ci sia l’aria condizionata, ma almeno la possibilitá di aprire i finestrini per evitare di morire, credo siano un obbligo. Giusto per farvi capire: le porte tra una carrozza e l’altra non potevano essere aperte, ergo non si poteva raggiungere il povero controllore che sicuramente ha evitato di farsi vedere, i sedili scottavano, le maniglie per sorreggersi vicino alle porte idem.
Credo che questa cosa sia da denuncia, e spero, mi auguro, che un servizio pessimo e degradante come il vostro venga denunciato da piú persone possibile.
Fatevi un giro in altri paesi: le condizioni vergognose in cui fate viaggiare i vostri passeggeri credo che non si riscontrino nemmeno nei paesi piú poveri del 3′ mondo.
FATE SCHIFO. Scusate il francesismo.
cordialmente
MAntiero Michela
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Coloro che fanno schifo li abbiamo votati e continuiamo a farlo.
Santè
Sottoscrivo ogni parola della Sig.ra Michela.
Ho vissuto la vita da pendolare, alcuni anni orsono e, per circa una decina
di anni ne ho viste e vissute di ogni.
Constato, con rammarico e non sorpreso piu’ di tanto, che nulla è cambiato.
Si vogliono costruire opere gigantesche, quanto inutili (vedi Alta Velocità in Valsusa); per non parlare poi dello scandalo che ha colpito Trenord…………
F. Guzzon