Una Lombardia autonoma… almeno fiscalmente

13 Agosto 2011

Egregio direttore,
abbiamo capito fino a quanto si metteranno le mani nelle tasche degli italiani, mi pare non si faranno le liberalizzazioni, e non sappiamo dove verranno investiti i nuovi introiti con l’evidente intenzione di sollevare il PIL, non sappiamo se le cricche restituiranno il maltolto, per i tempi che corrono noi italiani non sappiamo troppe cose, conseguentemente un invito a tenere gli occhi spalancati.
Ragionando da lombardo non leghista, mi parrebbe mai come ora utile, ottenere una Lombardia autonoma almeno fiscalmente, senza manifestazioni colorite, camice, cravatte, fazzolettini, acque di fiume in ampolla ecc.
Fiscalmente fiscali e stop, la nostra regione potrebbe stimolare lo spirito tradizionalmente tipico all’industria delle nostre genti, nelle variegate speci di casa, sù questo suolo, una zona franca italosvizzera nella striscia Varese, Como, Lecco, Sondrio, stimolante invito a sgelare capitali assopiti per creare lavoro, ricchezza, come avevano sempre fatto in passato i nostri autentici capitani d’industria, una Lombardia sciolta da troppi laccioli, svincolata da paure paralizzanti, una Lombardia lanciata nel futuro, potrebbe ottenere un PIL dieci volte superiore all’attuale media, e fare da traino alle altre regioni con l’indotto o manodopera, con questo spirito democratico non certo razzista.
Assemblata or ora LIRAD: Lombardia Italiana Regione Autonoma Democratica….poi c’è poco da dire ma da fare…da subito.