Rivoluzioni nel settore primario: droni, cooperative e mercato digitale

In un mercato agricolo sempre più esigente il web e la tecnologia offrono i servizi per stare al passo coi tempi

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Il mondo dell’agricoltura sta subendo un radicale ripensamento, grazie soprattutto alla disponibilità di moderne attrezzature e alla velocità di scambi e comunicazioni offerta dal web. Per far fronte ad un mercato sempre più esigente, viene richiesta un’ottimizzazione di risorse che garantisca un ritorno sull’investimento, portando all’adozione di nuovi metodi e sistemi nell’organizzazione del lavoro. Le ultimi soluzioni adottate spaziano da droni per monitoraggio a macchine movimento terra completamente automatizzate.

I droni offrono un consistente supporto al mondo dell’agricoltura, soprattutto quando si tratta di monitorare i terreni e, conseguentemente, nella gestione di acqua e fertilizzante. Esaminare la salute delle piante dal cielo può offrire molti più vantaggi, specie se si considera il risparmio di tempo e di personale addetto al controllo sul terreno. Discorso simile può essere attuato per quanto riguarda l’utilizzo dei macchinari automatizzati.
Queste macchine sono una sicurezza per quanto concerne affidabilità e velocità, permettendo di risparmiare tempo e personale nella manutenzione e gestione dei terreni (come nel caso dei droni). Questi robot possono occuparsi di mansioni, quali semina o diserbo, che normalmente richiedono un lavoro manuale e ripetitivo.
L’uso di droni o macchine automatizzate si rivela una scelta vincente qualora si abbia a disposizione un numero limitato di braccianti, rendendo più dinamica la gestione del lavoro. Il processo di automazione coinvolge anche l’uso di sistemi GPS, permettendo la programmazione del percorso e il costante monitoraggio da remoto delle macchine.

Un’altra modalità in via di sviluppo punta all’approccio cooperativo: rendere facile l’accesso ai mezzi di produzione tramite uno spirito di condivisione e affitto delle attrezzature. Data la velocità con cui si muove il mercato, non tutti gli operatori agricoli possono investire in nuovi macchinari e, per tenere il passo con le richieste del settore, devono trovare sistemi sostenibili che possano offrire un risparmio economico.
Queste iniziative, che trovano il maggior bacino d’utenza sul web, fanno il paio con la crescente richiesta di macchinari usati: si dia un’occhiata al numero di annunci presenti in rete per averne prova concreta. Si guardi l’esempio di TradeMachines: l’azienda offre un motore di ricerca per aste e annunci di macchinari usati, dato il gran numero di macchine rimesse sul mercato da aziende che chiudono o che hanno rinnovato le proprie strutture.

Con tali premesse, si spera che si riesca ad approfittare di questi nuovi stimoli per incrementare ancor più un settore fondamentale nell’economia globale. Già la recente digitalizzazione ha permesso a molte aziende più velocemente le richieste di operatori esteri, creando un significativo margine di crescita per le esportazioni locali.

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Pubblicato il 01 Settembre 2016

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