Ai pescatori del Lago di Varese un indennizzo di 1650 milioni

Dopo una causa durata 17 anni arriva il risarcimento per il gravissimo inquinamento

Dopo una causa civile durata ben 17 anni i pescatori del Lago di Varese hanno vinto la loro battaglia: il tribunale ha finalmente riconosciuto che la cooperativa ha diritto a un indennizzo miliardario in seguito ai danni provocati alla sua attività dal massiccio e indiscriminato inquinamento di cui il bacino è stato vittima per decenni. 
Non si può dire che la giustizia, in questo come in altri casi, sia stata fulminea, tanto che per arrivare al primo pronunciamento la magistratura ha impiegato più tempo di quanto abbia impiegato il lago di Varese a guarire. 

Come è noto, infatti, le analisi più recenti hanno attestato un ritrovato stato di salute tanto sulla sponda della Schiranna quanto su quella di Cazzago Brabbia. 
Tornando alla sentenza, essa quantifica in un miliardo e 650 milioni il risarcimento che dovrà essere pagato alla cooperativa guidata dal suo leader storico Natale Giorgetti. La quota è stata ripartita dal giudice tra tutti i soggetti ritenuti responsabili dell’inquinamento del bacino in questa misura: il 35% dovrà essere sborsato dal Comune di Varese, il 27% da quello di Gavirate, il 12% dalla Centrale del Latte di Varese; e ancora il 13% tocca alla ex Ire (l’attuale Whirlpool), il 9% al burrificio Prealpi, il 4 alla tintoria Falchi. La causa è iscritta al ruolo dal 1984 ed era stata precedura da un’inchiesta in sede penale avviata addirittura negli anni ’70, anch’essa lunghissima, conclusasi con condanne minime poi cancellate da amnistie e condoni.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Ottobre 2001
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