«Così la Lega cambiò idea sulle cause del boom rifiuti»

Parla l’ex lumbard Giovanni Turri: il partito condivideva i miei sospetti ma ora nega tutto

La Lega Nord cambiò idea sulla cause della iperproduzione di rifiuti a seguito della sua alleanza con Forza Italia. E’ la conclusione a cui giunge Giovanni Turri, ex esponente del carroccio ora in forza alla lista civica Gallarate 2010, citando a sostegno della sua tesi una lettera inviatagli dal partito nel luglio 2000. Prima dell’alleanza con il movimento di Berlusconi, infatti, Turri consegnò una relazione tecnica in cui, a suo giudizio, "veniva sostanzialmente e tecnicamente dimostrato come il solo apporto esterno nei cassonetti non poteva dimostrarsi sufficiente a spiegare l’anomala e spropositata produzione di rifiuti". Turri sosteneva una tesi scottante, che però è tutta da dimostrare: l’aumento di rifiuti a Gallarate corrisponde a una anomala diminuzione nei comuni serviti dalla Amsc. "E La Lega Nord – dice – accolse senza dubbi la mia disanima". Dopo l’accordo elettorale tra Berlusconi e Bossi, però, le cose cambiarono. Il 14 luglio 2000, il segretario Roberto Bongini inviò una lettera a Turri, che oggi egli rende pubblica, in cui lo si invitava a relazionare circa i dati in suo possesso, ma anche a "valutare la convenienza politica e il ritorno di immagine per il movimento delle iniziative proposte". Anche il risultato della commissione ispettiva del consiglio comunale sarebbe stato annacquato, dopo l’alleanza, per non turbare gli equilibri faticosamente costruiti, dall’allora presidente della commissione Pietro Agostinelli. Per questo, quando qualche settimana fa, lo stesso Agostinelli, ora presidente del consiglio comunale, ha negato in aula che esistesse quella relazione, Turri è saltato sulla sedia. Al di là della gaffe del presidente (la relazione Turri esiste ed è citata nel documento della commissione), cosa conclude l’ex lumbard? Che il carroccio, oggi, deve a Gallarate delle spiegazioni. Un attacco diretto alla Lega Nord, quindi, e anche al presidente Agostinelli e al segretario cittadino, ora assessore ai servizi sociali, Roberto Bongini. Questo per quanto riguarda la sostanza dei fatti. Quanto al folklore, infine, c’è da dire che negli ultimi giorni Gallarate è stata letteralmente tappezzata da volantini murali in cui si riportano stralci di giornali locali sulla vicenda, con un chiaro insulto in dialetto (lo scontro è pur sempre tra lumbard ed ex lumbard) al presidente Agostinelli. Quest’ultimo, da noi interpellato, non ha voluto rilasciare dichiarazioni, in quanto sulla vicenda si é già rivolto alla polizia, presentando una denuncia contro ignoti. «Non voglio commentare» é l’identica risposta del segretario cittadino Roberto Bongini. La Lega Nord ha deciso di non rispondere agli attacchi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Novembre 2001
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