La FITA – CNA conferma il blocco dell’autotrasporto previsto per il 26 novembre
Tir, il governo ha deciso di procedere al recupero del bonus fiscale dalle imprese di autotrasporto
Riceviamo e pubblichiamo
Si spacca il fronte dell’autotrasporto in rotta con il Governo per il maxi rimborso di 1.800 miliardi deciso dall’Unione europea, che ha condannato lo Stato a farsi restituire dai camionisti il bonus fiscale concesso negli anni compresi tra il 1992 e il 1994. Dopo le manifestazioni proclamate in mezza Italia con i cortei dei Tir lumaca e la proclamazione di uno sciopero generale per fine mese, il Governo ha incontrato le associazioni degli autotrasportatori e ha firmato un accordo che apre uno spiraglio nella vicenda del bonus fiscale, oltre che prorogare per tutto il 2002 gli sconti delle accise sul gasolio già concessi nel 2001. Un’offerta che però non è piaciuta, perché insufficiente, alla FITA-CNA. Afferma Dino Barcaro, imprenditore Varesino e Presidente Provinciale degli autotrasportatori FITA-CNA: la decisione del Governo di recuperare il Bonus Fiscale dalle imprese di Autotrasporto è ingiusto e creerà difficoltà per le molte imprese di autotrasporto varesine (1200 circa). Le concessioni del Governo non garantiscono una positiva risoluzione della vicenda bonus e, soprattutto non permettono un recupero di competitività alle imprese del nostro territorio che devono fronteggiare l’agguerrita concorrenza europea. Per questa ragione una delegazione varesina parteciperà alla manifestazione “TIR lumaca” che partirà a Cremona sabato mattina (10 novembre). Ci stiamo inoltre preparando per il FERMO del 26 Nbovembre. Le risorse previste per l’autotrasporto non sono sufficienti per rendere competitivo il nostro settore in ambito europeo.
La FITA – CNA:
– NON HA FIRMATO il protocollo d’intesa con il Governo in quanto i trasportatori non intendono restituire il Bonus Fiscale del 1992 (£ 8.200.000), 1993 (£ 6.650.000), 1994 (£ 5.895.000). Si ricorda infatti che quei contributi sono stati ottenuti dagli autotrasportatori a fronte degli alti costi vigenti nel nostro Paese con leggi votate dal Parlamento. ð NON E’ D’ACCORDO di andare (dal 2002) al superamento del sistema tariffario obbligatorio senza individuare soluzioni alternative.
-NON E’ D’ACCORDO di andare (dal 2002) ad una liberalizzazione incontrollata per l’accesso al mercato perché oggi le regole prevedono che un’impresa possa iniziare l’attività solo in caso di subentro ad altra impresa che cessa.
–CHIEDE al governo di abbattere i costi delle imprese di autotrasporto affinchè le stesse possano competere a costi uniformi in ambito U.E.
FITA/C.N.A. Provincia di Varese – Ticino Olona
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