Mozione sulla guerra rinviata: Guaglianone e Strada insorgono

Rifondazione Comunista e "Una città per tutti" insorgono sull’applicazione del regolamento del consiglio comunale: “la necessità dei consiglieri di maggioranza è di andare a letto presto”

Parecchi malumori si sono verificati al termine dell’ultimo consiglio comunale. L’applicazione del nuovo regolamento ha creato i primi dissensi; protagonista è stata la mozione di condanna e dissociazione dalla guerra presentata dai gruppi di Rifondazione Comunista e "Una città per tutti". Il nuovo regolamento, infatti, prevede che le sedute consiliari non si svolgano oltre la mezzanotte e che le interpellanze, le mozioni e le interrogazioni rimanenti, siano trattate nella riunione successiva.  Nel consiglio comunale dello scorso 21 novembre, tutte le interpellanze e mozioni erano state spostate alla seduta del 26. L’altra sera, però, la mezzanotte è arrivata alla discussione delle interpellanze presentate dalla Lega Nord. Il presidente del consiglio comunale, Dario Lucano, ha deciso di non sospendere subito la seduta, ma di far concludere i punti riguardanti le mozioni presentate dal gruppo di minoranza. La mozione sulla guerra è stata poi rinviata al prossimo consiglio comunale, in programma domani sera.

“Si è verificato un uso strumentale del regolamento del consiglio comunale allo scopo, neanche troppo nascosto, di evitare la discussione della mozione sulla guerra – sostiene Roberto Guaglianone di Una città per tutti – La riprova l’abbiamo avuta dal fatto che un’interpellanza della Lega Nord è stata comunque discussa dopo la mezzanotte. Alle 00:03 è terminata la discussione di un interpellanza della Lega; alle 00:04 è cominciata la successiva. Non si capisce perchè allora non sia stato possibile discutere la nostra mozione su un tema così importante. La risposta dataci dal presidente del consiglio comunale è stata che c’erano delle interpellanze omogenee, dal punto di vista degli argomenti, presentate dalla Lega Nord. Bene. Se una interpellanza che chiede degli orti cittadini, può essere considerata omogenea alla situazione dell’ordine pubblico dovuta agli extracomunitari, forse questa è una spiegazione che a noi sfugge, ma di cui il presidente Lucano dovrà dire. Si raccolgono così, per la prima volta, i frutti dell’approvazione del nuovo regolamento del consiglio comunale. Sembra che la necessità di tutti i consiglieri, in particolare della maggioranza, sia quella di andare a letto presto”. 

Contemporaneamente al consiglio comunale, presso l’Istituto Padre Monti, molti cittadini hanno partecipato all’incontro organizzato dal Forum Sociale Saronnese con tema l’intervento in guerra delle truppe italiane. Secondo Marco Strada di Rifondazione Comunista, "Il Sindaco e la sua maggioranza "bombardiera" da un lato avallano la mattanza di afgani operata dai bombardieri Usa e dall’altro "bombardano" direttamente a suon di maggioranze "blindate" gli spazi di democrazia all’interno del consiglio comunale, dopo averne pianificato la riduzione col Nuovo Regolamento. L’azione di lunedì sera, cioè l’impedire la discussione in sala della mozione che chiedeva la dissociazione dai bombardamenti, rinviandola "sine die", è infatti una delle pagine più vergognose di questa Amministrazione, tanto più di fronte alle centinaia di persone che contemporaneamente affollavano l’assemblea pubblica sulla guerra organizzata dal Forum Sociale di Saronno. Tutto ciò stride con la proclamazione del sindaco a rappresentante e difensore dei bambini da parte dell’Unicef. Quando si affronterà questa discussione si metteranno a nudo tutti questi problemi e credo che adesso si cerchi proprio di sfuggire al dibattito di tali questioni”.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Novembre 2001
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