Un convegno per dare speranza ai malati di Parkinson
Appuntamento sabato 24 novembre alle Vilel Ponti con esperti e medici del settore, per fornire ulteriori informazioni e supporti ai malati e ai loro familiari
Un evento certamente da non perdere per tutte le persone affette dalla malattia di Parkinson e le loro famiglie è il convegno in programma per il prossimo 24 novembre alle Ville Ponti di Varese a partire dalle ore 9.
"Malattia di Parkinson e qualità della vita", questo il titolo dell’iniziativa, promossa dall’omonima associazione varesina, che intende fornire una speranza, ma anche divulgare informazioni utili e preziose alle persone direttamente colpite dalla malattia, alle loro famiglie, oltre che ai medici di base e specialisti in neurologia. E soprattutto questi ultimi il convegno vuole raggiungere, perché acquistino sempre più le competenze adatte a diagnosticare la malattia e sappiano poi indirizzare il paziente in modo adeguato verso un percorso di cura. Al convegno interverranno medici specialisti e specializzandi provenienti da importanti università italiane, tra i quali Giorgio Bono, professore associato di Neurologia all’Università dell’Insubria di Varese, Emilia Martignoni, professoressa di Neurologia all’Università del Piemonte Orientale di Novara, Giuseppe Nappi, direttore scientifico IRCCS, Istituto neurologico C. Mondino di Pavia, Giovanni Sala, primario emerito di Madicina Interna all’Ospedale di Circolo di Varese, oltre a rappresentanti dell’amministrazione comunale e provinciale di Varese. La partecipazione è libera e aperta a tutti.
L’argomento è di vasto interesse, poiché si tratta di un disturbo cronico, in aumento, che coinvolge il controllo della motricità e che è quindi in grado di condizionare in diversi modi l’autonomia personale e sociale di una persona, componenti non trascurabili che investono in qualche modo anche la vita dei familiari dell’ammalato.
Attualmente gran parte dei parkinsoniani è in grado di godere di una qualità di vita accettabile, seppure con qualche inevitabile compromesso.
Il convegno si propone di discutere le varie componenti che condizionano la qualità della vita dei parkinsoniani, includendo anche l’aspetto farmacologico, relazionale, istituzionale e sociale della malattia. E proprio dalla famiglia, dagli amici, possono giungere gli aiuti più importanti.
E per collaborare con le famiglie a un livello ottimale di qualità di vita, fondamentale è il ruolo ricoperto dall’Associazione Italiana Parkinsoniani – sede di Varese. Vale la pena di sottolineare, a questo proposito, che l’associazione varesina in cinque anni di attività è stata particolarmente fervida di proposte terapeutiche, ma anche di iniziative socializzanti, realizzate anche grazie all’attenzione delle istituzioni preposte alle necessità sociali.
E’ grazie alla sensibilità di enti locali e neurologi vicini al gruppo varesino dei parkinsoniani, che si è giunti alla realizzazione di questo importante convegno.
Programma del convegno
Moderatori: G. Nappi, G. Sala
ore 9-9.30 Introduzione e saluti delle autorità
9.30-9.55 "L’associazionismo modifica la qualità della vita?" a cura di Maurizio Ampollini, direttore Cesvov
9.55-10.20 "Qualità della vita nei pazienti" a cura di Giulio Riboldazzi, specializzando in Neurologia, Università dell’Insubria di Varese
10.20-10.45 "Qualità della vita nei familiari" a cura di Daniela Calandrella, specializzando in neurologia, Università dell’Insubria di Varese
10.45-11.15 Pausa
Moderatori: Giorgio Bono, P.M. Morresi
11.15-11.35 "Malattia di Parkinson e comorbidità", a cura di Roberta Zangaglia, specializzando in Neurologia, Università degli Studi di Pavia
11.35-12 "Gestione farmacologica della malattia" a cura di Emilia Martignoni, professore associato di Neurologia, Università del Piemonte Orientale di Novara
12-12.30 "Parkinsoniani di Varese e istituzioni: bilancio di cinque anni" a cura di Edilla Paroni Pennisi
12.30-12.45 Discussione
12.45-13 Conclusioni di Giuseppe Nappi, professore di Neurologia, Università La Sapienza di Roma e direttore scientifico IRCSS Istituto Neurologico C. Mondino di Pavia.
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