Emendamenti “senza speranza”: bocciati i primi venti
L'opposizione delusa ed amareggiata: «Su alcuni temi si poteva trovare un accordo bipartisan, ma non è stato così»
Esopo fa tabula rasa degli emendamenti. Sono quaranta, ieri ne sono stati presentati una ventina ma non hanno passato l’esame. L’assessore alle Finanze Paolo Soletta ha prima raccontato la favole della rana e dello scorpione e poi, zac, ha affondato il pacchetto delle correzioni proposte al bilancio. «Che cosa succederebbe se le approvassimo? Avremmo un disavanzo di 15 milioni e 763 mila euro. Dove andiamo a prendere questi soldi?».
Eppure qualche dubbio resta se è vero, come è vero, che gli uffici tecnici e contabili del Comune hanno dato parere favorevole, ad esempio, a tutti gli emendamenti presentati dalla Margherita, mentre il parere (politico) della Giunta, per tutti, era negativo. Significa che, almeno in linea teorica gli emendamenti potevano trovare soddisfazione nel bilancio, ma alla Giunta quelle correzioni non piacciono.
«Che fosse un bilancio blindato lo sapevamo fin dal principio -dicono in coro Roberto Molinari della Margherita e Fabrizio Mirabelli dei Ds – Non abbiamo nessuna speranza che passino neppure quelli che verranno discussi stasera. E questo significa una cosa soltanto: la Giunta non ha nessuna intenzione di avviare un dialogo. La chiusura della maggioranza è totale».
E lo dimostrerebbe, secondo Roberto Molinari, il fatto che sia stato approvato un emendamento proposto da Laura Morlotti di Forza Italia molto simile nella sostanza a quello presentato dalla Margherita sull’assistenza agli anziani: «Solo che il nostro prevedeva una variazione di 5000 euro quello della Morlotti di 3000. Ci vogliono far credere che 2000 euro di differenza avrebbero messo in crisi il bilancio del Comune di Varese? No, era solo una questione di principio: non volevano votare il nostro».
Stessa sorte per tutti gli emendamenti di carattere socio-assistenziale e quello di Rifondazione relativi alla non applicazione di incrementi tariffari delle rette della scuola materna.
Approvato, ma è solo una vittoria parziale, l’emendamento presentato da Carlo Nicora (Margherita) relativo alle ricorrenze per il quarto centenario dell’inizio della costruzione del Sacro Monte. Accolta la proposta di studiare una serie di iniziative ad hoc, bocciato lo spostamento di finanziamenti; come a dire: feste se ne faranno, con quali e quanti soldi si vedrà.
Amarezza, e anche una discreta rabbia, tra gli esponenti dell’opposizione: «Molte delle correzioni che avevamo proposto riguardavano servizi destinati alla scuola, agli anziani, ai disabili. Si poteva cercare e trovare un accordo bipartisan. Così non è stato e qualcuno se ne dovrà assumere la responsabilità».
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