«Se vogliamo l’autonomia dell’ospedale, dobbiamo recuperare i posti letto macchinari»

si delinea sempre più la strada per l'autonomia del nosocomio cittadino. E il Comitato avanza una serie di richieste

«Ci fanno piacere gli interventi dell’assessore Cairati sulla necessità di autonomia dell’Ospedale cittadino, ma occorre fare altri passi avanti e recuperare tutti i servizi che sono stati tagliati in questi anni». Il comitato per l’autonomia dell’ospedale di Saronno, nato cinque anni fa dopo l’accorpamento del nosocomio cittadino all’Azienda Ospedaliera di Busto Arsizio, torna a ribadire l’obiettivo principale della sue esistenza. Recentemente, infatti, l’assessore ai servizi sociali di Saronno, ha dichiarato di valutare positivamente l’eventuale autonomia dell’Ospedale.

«Dichiarazioni che ci fanno immenso piacere – spiegano i responsabili del Comitato, Pierluigi Annoni e Angelo Arnaboldi -, anche perchè le tesi che motivano tale richiesta sono le stesse contenute nel nostro volantino iniziale che ha portato alla raccolta di più di 10 mila firme. Ricordiamo inoltre che il comitato era riuscito a riunire tutti i sindaci dei comuni vicini e a concordare con tutti un documento in cui si chiedeva l’autonomia».
Ma Annoni e Arnaboldi sottolineano anche l’esigenza ora di nuovi passi avanti per il raggiungimento di tale obiettivo: «Sarebbe importante capire bene la linea d’azione del nostro assessore. Noi pensiamo che in una prima fase, ritenendone i tempi di attuazione abbastanza lunghi, sarebbe anche importante e fondamentale capire le intenzioni della direzione generale dell’Azienda Ospedaliera. Riteniamo fondamentale, nel frattempo, il recupero di tutte le prestazioni e attività che sono finite a Busto Arsizio e recuperare almeno una parte dei posti letto tagliati, ricordando che in cinque anni siamo passati da 550 posti a 370».

«Dagli incontri avuti con il Direttore Generale abbiamo avuto tutta una serie di promesse – concludono dal Comitato -. È giunto il momento di mettere per iscritto in modo dettagliato i tempi di acquisizione della risonanza Magnetica e dell’acceleratore lineare, chiarire quando il Pronto Soccorso sarà terminato, quando si inizieranno a costruire i quattro piani sopra la Cappella dell’ospedale (progetto già finanziato diversi anni fa), e quando di metterà in regola la camera mortuaria. Questi sono una parte dei problemi che vanno affrontati e risolti se si vuole che il nostro ospedale, una volta autonomo, possa poter operare in modo qualitativo e concorrenziale con altre strutture ospedaliere».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Marzo 2004
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