Sindacaliste unite contro la riforma Moratti
Varese – A Villa Recalcati, seminario del Coordinamento Donne Cgil Cisl Uil di Varese e Ticino Olona
Sindacaliste unite sul sentiero di guerra contro la riforma Moratti. Appuntamento lunedì 8 marzo, in concomitanza con la Festa della donna, in Provincia per il tradizionale seminario che il Coordinamento Donne di Cgil Cisl e Uil organizzano in questa data.
Unite contro la legge 53 del 2003, contro ” un processo di riforma – spiegano le organizzatrici – che interviene sulla professionalità degli operatori e delle operatrici, sul tempo scuola, sulla discipline scolastiche”. Una riforma, dicono i sindacati, che impoverisce l’attuale modello educativo ed organizzativo, sopratutto a livello di classi elementari e medie.
“Invece di coinvolgere democraticamente i genitori nei processi di cambiamento, ci sembra che le decisioni prese dal Governo non abbiano messo le istituzioni scolastiche nella condizione di presentare alle famiglie i contenuti della Riforma e di raccogliere le loro proposte”.
Da qui la necessità di una riflessione più approfondita; in Provincia si discuterà allora di riduzione del tempo scuola e delle ore di insegnamento obbligatorio, del nuovo sistema delle opzioni che “trasforma la scuola in un supermarket dell’offerta formativa, coinvolgendo le famiglie in modo banale e scarsamente significativo”.
Critiche di merito e di metodo: “con la riforma – spiegano ancora le interessate – non si valorizza l’autonomia delle scuole e non si consente loro di sostenere con mezzi adeguati un progetto educativo e formativo, elaborati tenendo contro delle peculiarità sociali ed economiche delle famiglie interessate”.
Quanto al metodo, forti critiche al fatto che il decreto non sia stato definito con le Organizzazioni sindacali, pur trattando materie che devono essere sottoposte alla contrattazione. Rilievi vanno ad un limite strutturale della riforma Moratti: la mancanza delle risorse economiche necessarie per aggiornare il personale e per assumere i docenti che mancano.
Forte è la preoccupazione del Coordinamento Donne che a fronte degli “slogan rassicuranti e martellanti che dovrebbero tranquillizzare le famiglie, vogliono invece parlarne per approfondire. “L’anno scorso – concludono – abbiamo difeso i Consultori e la nostra azione ha contribuito al mantenimento di questo servizio, quest’anno occorre intervenire in difesa del tempo pieno e del tempo prolungato nella scuola statale per impedire la riduzione dell’attuale tempo scuola ed il conseguente impoverimento della proposta educativa”.
Si comincia alle 9 con le relazione introduttiva, la riforma punto per punto, il dibattito e le conclusioni.
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