Derby Varese-Cantù, tensione sugli spalti, sassaiola fuori
A fine partita alcuni tifosi varesini hanno lanciato pietre contro il pullman dei tifosi canturini. Nessun ferito, in corso indagini della Digos
Lancio di pietre e pezzi di asfalto contro i pullman dei tifosi canturini e contro le forze dell’ordine. Finisce malissimo, anche il dopopartita dell’incontro Metis-Cantù, giocata sabato sera dentro un PalaIgnis elettrico e carico di tensione anche per la presenza di circa 300 tifosi brianzoli.
Alla fine dei quaranta minuti, i supporter dell’Oregon stavano rientrando sui loro tre pullman quando da parte di una frangia della tifoseria varesina è cominciato il lancio di oggetti contundenti che fortunatamente non ha provocato nessun ferimento ai canturini né alle forze dell’ordine disposte tra gli schieramenti ma solo qualche danno ai mezzi. Nessuna denuncia per il momento è stata fatta da parte delle forze di polizia, ma alcuni tifosi varesini sono già stati identificati mentre sono in corso ulteriori accertamenti da parte della Digos che nei prossimi giorni potrebbero portare a provvedimenti interdittivi.
La sassaiola si è conclusa poco dopo le 11, a seguito dal rapido dileguarsi degli ultrà responsabili del gesto.
Ma già prima, nel corso del match, la tensione era molto alta e non solo tra le frange estreme. L’arrivo dei tifosi canturini, in un numero forse superiore alle attese ha creato da subito disagi, segnalati anche dalla lettera di un nostro lettore. Solitamente relegati in galleria sopra la gradinata sud, sabato sera ai tifosi avversari è stato invece concesso di sciamare proprio nella gradinata, zona, anche questa, per lo più riservata ad abbonati o a quanti pagano un biglietto a 19 euro. La calata degli ultrà ha suscitato attimi di panico. Molti tifosi, per lo più genitori con figli hanno scavalcato la balaustra che divide la gradinata dal settore stampa per trovare una via sicura; ma in tanti hanno preferito cambiare settore per non trovarsi coinvolti in un clima che rischiava di diventare incandescente. Un brutto momento. Dalla questura si prova a dare una spiegazione: «Erano tanti, abbiamo preferito concedere loro più spazio per evitare ulteriori tensioni».
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