Settant’anni di storia della Baracca, attraverso la penna dei suoi alunni

Hanno lavorato un anno intero. Ognuno il proprio compito. La ricerca era di quelle con la erre maiuscola: 70 anni della propria scuola.
Il prossimo 27 novembre, la scuola Baracca di Capolago sarà in festa: al centro la pubblicazione di un libro interamente dedicato all’istituto, nato nel 1934 in piena epoca fascista.
«Inizialmente gli alunni erano stipati in due stanze in quella che, oggi, è la sede degli Alpini – spiegano la maestre coinvolte nell’iniziativa – Poi problemi di igiene convinsero le autorità a traslocare. Allora c’era un grande rispetto per la cultura e quel pensiero fece sì che si investissero fondi per la realizzazione di un nuova costruzione».

In un anno i bambini, tutti uniti in questa ricerca, hanno ripercorso le tappe fondamentali della crescita della scuola, recuperando i vecchi registri e i quaderni dei primi alunni: «Abbiamo analizzato la storia facendo continui paragoni con il presente. Abbiamo scoperto che un tempo non esistevano penne o matite ma c’erano i calamai. I nonni sono venuti in classe per ricordare i loro giochi e i giorni passati su questi banchi».

Per i bimbi di prima e seconda è stato soprattutto un lavoro di disegni, mentre i compagni più grandi si sono addentrati negli archivi o hanno navigato in internet per conoscere il periodo storico in cui nacque la loro scuola, per comprenderne i risvolti sociali ed economici.

Così, il prossimo 27 novembre, verrà distribuito il libro ormai stampato, "La nostra scuola compie 70’anni". Una cerimonia ufficiale a cui prenderanno parte le autorità cittadine: dall’amministrazione comunale alla circoscrizione sponsor dell’iniziativa editoriale. A tutti verrà consegnata una copia della fatica letteraria: ai piccoli alunni-redattori, agli amici della scuola, alle autorità.
Un piccolo spaccato di storia vissuta dalla comunità varesina rivive, così, in quel libro, una rivisitazione realizzata da piccoli redattori con grande voglia di scoprire. Sarà anche allestita una mostra per far vedere tutti i reperti recuperati in un anno di studi e che non hanno trovato posto nel libro.