Garzelli trionfa nella Tre Valli grandi firme
Il varesino primo sul traguardo di Campione d'Italia. Dietro di lui Bernucci, Cunego e Mazzoleni
Un’impresa riuscita a pochi: Stefano Garzelli da Besano è profeta in patria e si aggiudica un’avvincente edizione della Tre Valli Varesine. Il capitano della Liquigas, indicato da molti come favorito della vigilia, ha costruito la propria impresa nell’ultimo chilometro: quando i “big” sembravano ormai tagliati fuori dal bel tentativo di Andrea Masciarelli, Garzelli si è mosso insieme ad Eddy Mazzoleni e nei 500 metri finali ha completato il recupero. Poi, con un ultimo sforzo, il besanese ha saltato lo stesso Mazzoleni ed il portacolori della Fassa, Lorenzo Bernucci, andando a tagliare il traguardo tra il boato dei propri tifosi. Terzo un altro dei grandi nomi presenti al via, Damiano Cunego, molto attivo nell’ultima parte di gara quando è entrato più volte nelle azioni di primo piano.
Il successo di Garzelli non è stato casuale: la Liquigas, come riferito alla partenza da Dario Andriotto, aveva detto di puntare tutto sul varesino, il quale, due giorni fa, era stato visto fare le prove generali sulla salita di Campione. Qualche scatto tra le gallerie che portano dal Casinò allo stadio, un paio di cambi di bicicletta, un altro tentativo: studi approfonditi che hanno dato frutto quest’oggi.
Garzelli ha così centrato un’impresa riuscita a pochissimi altri varesini: vincere la classicissima di casa. Prima di lui, escludendo le prime edizioni destinate ai dilettanti, solo quattro corridori erano stati profeti in patria: Albino Binda, Canavesi, Fezzardi e Claudio Chiappucci che nel ‘94 si impose nel velodromo Ganna, bruciando il russo Bobrik.
La Tre Valli ha quindi ripagato appieno le attese della vigilia: non tantissimi “big” al via, ma tutti di primo piano. Le grandi squadre hanno fatto il loro dovere, evitando di lasciar andare via fughe di carneadi in cerca di gloria e mettendo in ogni occasione un uomo importante tra i primi. La Fassa Bortolo ha lavorato molto per Bernucci, con Velo e Sacchi, alla ricerca di una maglia azzurra, tra gli uomini più attivi. Lo stesso vale per la Domina (Visconti su tutti), la Lampre (con Commesso in gran forma) e, appunto la Liquigas. Sono stati così rintuzzati presto i tanti tentativi effettuati nel circuito italo svizzero che hanno visto brillare tra gli altri il francese Deignan (Ag2r), vincitore del gran premio della montagna, e l’italiano Contrini (Team Lpr) che si è aggiudicato la classifica dei traguardi volanti intitolata a Piero Chiara.
Dopo l’ultimo passaggio a Dumenza i tentativi non si sono fermati. Uno dei più interessanti è stato proposto da dieci corridori tra cui Mazzanti, Barbero, il solito Commesso e Cristiano Frattini, che è stato riassorbito dall’azione della Liquigas. Da Ponte Tresa in poi gli scatti si sono susseguiti, ma il vento contrario alla direzione di marcia e la puntualità del gruppo hanno via via bloccato le azioni. A dieci chilometri dal traguardo altro spunto interessante con un quintetto formato da Commesso, Visconti, Sella, Contrini e Iannetti, ma tutto era destinato a risolversi negli ultimi quattromila metri, quelli che portano dall’ingresso di Campione d’Italia all’arrivo, posto poco oltre il campo sportivo. Un ascesa con oltre 200 metri di dislivello e con alcuni tratti difficili sia per la pendenza, sia perché effettuati in galleria.
La salita si è aperta con l’ultimo tentativo di Velo; l’uomo-guida di Petacchi è stato però ripreso e superato da Barbero, colui che trionfò nella Tre Valli del 1999. Barbero ha fatto tutto il possibile, guadagnando 15” a soli due chilometri e mezzo dall’arrivo, ma dietro di lui cresceva la bagarre, culminata in un attacco deciso di Andrea Masciarelli. Il 23enne, figlio di Palmiro, ha dato l’impressione di potercela fare, attaccando con decisione i tornanti e passando saldamente al comando sotto la bandiera dell’ultimo chilometro. Ma l’alfiere dell’Acqua e Sapone non aveva fatto i conti con le “grandi firme” di questa ottantacinquesima edizione: Mazzoleni, Cunego, Bernucci e Garzelli. Il treno dei grandi è partito inesorabile e Garzelli è stato più bravo di tutti, combinando le proprie doti di passista con quelle di sprinter. Per la gioia del pubblico (per la verità non molto numeroso sull’erta finale) e del “senatùr” Umberto Bossi, che ha concluso la sua lunga giornata di ciclismo sul palco delle premiazioni.
Ordine d’arrivo dell’85° Tre Valli Varesine (Varese-Campione d’Italia, 190 km).
1) Stefano Garzelli (Ita – Liquigas), 5h 01’01” 2) Bernucci a 2”, 3) Cunego a 3”, 4) Mazzoleni a 6”, 5) Nocentini a 7”.
Partiti in 121 (iscritti in 128), arrivati in 61.
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