Piano rifiuti, giovedì il passaggio in Consiglio provinciale

Permangono le perplessità dell'opposizione. Pintus: "Abbiamo un Piano provinciale rifiuti tra i migliori d'Italia"

Il Piano provinciale rifiuti approda domani, giovedì 1° dicembre, all’esame del Consiglio provinciale, che si riunirà alle 17. I gruppi di maggioranza hanno raggiunto un accordo "largamente condiviso" per accogliere tutte le dodici osservazioni al Piano e presentarlo, opportunamente modificato, all’assemblea. Dopo due anni di impegno costante e approfondito, di studi, discussioni e presentazioni in ogni sede ufficiale e non, il Piano giunge dunque al sospirato traguardo. Ma le posizioni politiche restano distinte e distanti.

Da un lato l’amministrazione provinciale, con l’assessore all’Ambiente Francesco Pintus (foto), si dice più che soddisfatta del lavoro svolto. "Bando alla modestia, abbiamo un Piano rifiuti all’avanguardia, tra i migliori d’Italia, che mette la parola fine all’incenerimento dei rifiuti indifferenziati e alle discariche così come le abbiamo conosciute". Anche l’accoglimento delle dodici osservazioni pervenute da Comuni e associazioni viene citato come elemento positivo e segno di disponibilità ad accogliere le istanze locali. In merito ai problemi che potrebbero insorgere causa le osservazioni del Comune di Busto Arsizio, che depennano dal Piano l’impianto Accam, indicato nella precedente stesura per un revamping in impianto a Cdr, Pintus è esplicito: "Abbiamo rimesso al locale ambito sud-ovest la decisione su dove eventualmente creare un nuovo impianto". "Meglio di così non si poteva fare" afferma l’assessore provinciale, "poi ci sarà chi voterà contro per principio, questo è scontato".

Gianpietro Ballardin, consigliere di minoranza per l’Ulivo e Sindaco di Brenta, non condivide gli entusiasmi di Pintus, e spiega perchè. "Abbiamo sempre voluto discutere di questo piano, ma ora siamo davvero in imbarazzo. Cosa andiamo a votare domani? Un Piano che non dice niente, perchè recepisce acriticamente ogni tipo di osservazioni fatte dalle parti coinvolte. Qui si approverà un Piano rifiuti in cui sono integrate osservazioni sia a favore che contro l’impianto Accam, tantro per chiarire le idee. La Provincia dovrebbe una buona volta assumersi le sue responsabilità ed essere regista e attore primario della gestione di questo Piano, come avviene ad esempio a Cremona, che ho visitato di recente. Invece si demanda tutto ai sub-ambiti, e la Lega da un lato governa la provincia a Varese, dall’altro fa opposizione a Busto Arsizio… E poi questa fretta di approvare il piano, da dove viene? Dall’avvicinarsi delle elezioni?"

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Novembre 2005
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