Affari istituzionali: nuova procedura per l’approvazione di testi unici
Il Presidente Valentini (FI): «Continua l’opera di semplificazione normativa a vantaggio di cittadini ed Enti locali»
Sarà più facile orientarsi nella normativa regionale, che andrà sempre più organizzandosi per testi unici. E per questi ultimi sono previste speciali procedure per l’esame da parte delle Commissioni consiliari e per le votazioni e il dibattito davanti all’Assemblea regionale. Lo stabilisce un progetto di legge approvato oggi all’unanimità dalla Commissione consiliare Affari istituzionali, e che ora andrà all’esame del Consiglio regionale per l’approvazione definitiva.
«Si tratta – ha spiegato il Presidente della Commissione, Paolo Valentini (FI), che è anche relatore del provvedimento – di un’ulteriore tappa nel processo di semplificazione legislativa. La redazione dei testi unici permetterà di avere presente in un unico provvedimento l’intera disciplina legislativa regionale vigente nella materia o nel settore omogeneo. In base anche alle nuove competenze previste dalla devolution, l’amministrazione regionale procede ad un disboscamento legislativo, a vantaggio dei cittadini e degli Enti locali».
Dall’inizio delle attività legislativa della Regione (1970), la percentuale delle leggi abrogate è pari al 64% circa del totale delle leggi promulgate e pubblicate.
Il corpus normativo prodotto nell’arco delle prime legislature ha subìto profonde modifiche ad opera della più recente legislazione regionale: è attualmente vigente meno del 50% delle leggi approvate nelle prime cinque legislature. In particolare, solo l’8% delle leggi della I legislatura risulta vigente, la II legislatura vanta un 20%, la III e la IV sono posizionate intorno al 30%, la V al 42%. Non trascurabile anche il fatto che la VI legislatura sia già attestata al 72%: significa che in pochi anni già il 28% della produzione normativa è stato abrogato.
Da un’analisi delle leggi espressamente abrogate e di quelle vigenti per settore, emerge che in tutti i settori, il numero di leggi espressamente abrogate supera il numero di leggi vigenti. Le ragioni di questi numeri sono riconducibili a vari fattori, dall’esigenza di accorpare in un unico testo legislativo disposizioni prima contenute in diverse leggi, alla necessità di adeguare la normativa regionale a quella statale, al cambio di indirizzo politico, ai mutamenti sociali, nonché al deferimento alla Giunta regionale della disciplina di contenuti anteriormente previsti in legge o addirittura alla deregolamentazione
vera e propria della materia.
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