Agostinelli: «Servizi alla persona, sospendiamo la discussione della legge»

Nell'occhio del ciclone il pdl di modifica della legge regionale sulla nuova disciplina delle Ipab

Riceviamo a pubblichiamo

“Ora in Lombardia avremo anche le associazioni che si occupano di assistenza, beneficenza e promozione sociale con fini di lucro, cioè per fare profitti.

E’ questa la “perla” forse più aberrante che la Giunta lombarda ha introdotto nel pdl di modifica della legge regionale sulla nuova disciplina delle Ipab, la cui discussione in Consiglio è programmata per domani. Ma non è l’unica.

 

Vi è anche un altro punto che dimostra quanto l’arroganza di potere della coalizione di centrodestra sia in grado di oltrepassare i limiti consentiti dalla decenza.

Se infatti, nelle Ipab trasformate in Aziende di servizi alla persona, l’attuale legge prevede la maggioranza di rappresentanti della Giunta regionale nei Consigli d’Amministrazione, con le nuove norme si aboliscono addirittura le Commissioni di controllo sulle Asp nominate dal Consiglio di rappresentanza dei sindaci e si istituisce un’unica Commissione di controllo regionale in cui la maggioranza dei membri è nominata dalla Giunta stessa: controllore e controllato diventano perfettamente coincidenti, la Giunta controlla se stessa!

 

Ultimo scandalo: si vuole far passare questo obbrobrio sotto silenzio. Tanto che il centrodestra non ha svolto in Commissione le audizioni delle associazioni direttamente interessate al provvedimento, come era stato chiesto da tutta l’opposizione e come si fa normalmente per le proposte di legge di rilevanza sociale, ma ha voluto andare direttamente e precipitosamente in Aula.

 

La prima cosa da fare, a questo punto, è quella di sospendere la discussione di domani in Consiglio e di tornare in Commissione per le audizioni.

Questa è la richiesta che Rifondazione Comunista intende avanzare a tutti i Gruppi consiliari prima di aprire, se non venisse accolta, un’intransigente opposizione al provvedimento in Aula e nel rapporto con l’opinione pubblica e le forze sociali”.

Mario Agostinelli

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Febbraio 2006
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