Beethoven e Mozart si ascoltano all’Insubria

Lunedì 27 febbraio 2006 alle 18 appuntamento in via Ravasi

Mozart, Fauré, Beethoven suonati da uno dei più grandi violoncellisti del nostro tempo, il francese Alain Meunier, in trio con due valentissimi giovani napoletani, Alberto Ruta e Antonello Cannavale. Questo il ricco programma della serata musicale che si terrà lunedì 27 febbraio 2006 alle 18 nella sede dell’Insubria di via Ravasi a Varese per la stagione concertistica dell’Ateneo. Il programma prevede nella prima parte un doveroso omaggio mozartiano, il Trio Kv 564, nel 250° dalla nascita, e l’intenso e concentrato Trio op. 120 di Gabriel Fauré.
La seconda parte sarà occupata interamente da uno dei più celebri Trii beethoveniani, l’op. 70 n. 1, detto degli "Spettri".

Di seguito alcune brevi note degli interpreti.
Alberto Maria Ruta
inizia lo studio del violino con Giovanni Leone, viola del celebre Quintetto Chigiano, sotto la guida del quale si diploma con il massimo dei voti a 18 anni.
Hanno contribuito alla sua formazione illustri musicisti quali: P. Farulli, A. Nannoni, N. Brainin, H. Beyerle, M. Skampa, P.N. Masi, V. Berilinky, Trio di Trieste. Si è esibito per molte delle più prestigiose società di concerti italiane in formazioni cameristiche con artisti di calibro internazionale.
Con il pianista A. Cannavale, con il quale ha interpretato le pagine del grande repertorio è regolarmente ospite delle più prestigiose società di concerti italiane e estere.
Nella prossima stagione sarà ospite di Enti quali: Unione Musicale Torino, Concerti de La Sapienza Roma, Amici della Musica Firenze, Teatro Rossigni Pesaro, Bologna Festival, Società del Quartetto Milano, Amici della Musica Palermo, ecc.., ed eseguirà in tournèe il Triplo Concerto Op. 56 di Beethoven e il Doppio Concerto di Mendelsshon (con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese e l’Orchestra Sinfonica di Pesaro) con il pianista A. Cannavale e il violoncellista A. Meunier.
Di lui hanno scritto: "…sicuramente, viste le sue innate doti tecniche e la sua sensibilità interpretativa, giocherà un ruolo importante nella vita musicale del suo paese." (Yfrah Neaman), "….provvisto di un’eccellente tecnica violinistica, mette con grande intelligenza e sensibilità al servizio del testo musicale queste sue bellissime doti." (Piero Farulli). Suona un violino Jaques Boquay del 1721.

Se qualcuno potesse riassumere in una sola parola Alain Meunier , uno degli ultimi veri eredi della prestigiosa scuola violoncellistica francese (Gendron, Navarra, Fournier, Tortelier), lo si potrebbe definire "eclettico". Alain Meunier è all’apogeo della sua maturità artistica, musicista fin nel profondo della sua anima, generoso, delicato, un vero cultore delle discipline umanistiche e con una grande apertura mentale.
Appassionato difensore dei compositori contemporanei, si destreggia con abilità nel repertorio classico e romantico. Uno schietto interesse per la musica da camera lo ha portato ad esibirsi nelle più prestigiose sale da concerto d’Europa. E’ ospite abituale nei più importanti festival musicali francesi, come anche a Marlboro e Sarasota (USA) e al Festival Internazionale di Musica di Napoli (Italia).
Fra le sue numerose incisioni discografiche si segnalano il Trio op.11 di Beethoven, realizzata con Rudolf Serkin (pianoforte) e Richard Stoltzman (clarinetto), le Sonate per violoncello e pianoforte di Debussy, di Hindemith e di Malipiero, il "Quatuor pour la fin du temps" di Messiaen e le Sonate a quattro di Rossini .
Recentemente ha registrato le Suites per violoncello solo di Bach, che hanno ricevuto ottime recensioni dalla stampa specializzata.
Insegna Musica da Camera al Conservatorio di Parigi e tiene numerosi masterclass negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone. Dal 1964 Alain Meunier è stato prima allievo e poi docente all’Accademia Chigiana di Siena.

Antonello Cannavale è presente sulla scena concertistica internazionale come pianista, camerista e cembalista. Hanno contribuito alla sua formazione celebri musicisti quali Sergio Fiorentino, Pier Narciso Masi, Dario De Rosa, Massimo Bertucci, Laura De Fusco, Piero Bellugi, Antonio Florio.
Ha suonato con artisti del calibro di Ilya Grubert (premio Paganini e premio Ciaikovskj), Enrico Bronzi (premio Helsinky), Luigi Piovano (primo violoncello dell’Orchestra Sinfonica dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia), Danilo Rossi (prima viola della Scala di Milano), Luca Signorini (primo violoncello del Teatro S. Carlo di Napoli).
Ha tenuto concerti per importanti festivals in Italia e all’estero.
Dal 1991 suona in duo con il violinista Alberto Maria Ruta con il quale si è dedicato all’interpretazione delle più impegnative pagine della letteratura cameristica come l’opera omnia delle Sonate di Beethoven, di Brahms e di Prokofiev, che gli hanno permesso di affermarsi con caratteristiche di onestà interpretativa molto apprezzate dal pubblico e dalla critica.
Tra gli importanti impegni futuri emergono l’esecuzione dell’Opera integrale per violino e pianoforte di Beethoven alla Gesteig Konzertsaal di Monaco di Baviera e del Triplo Concerto, sempre di Beethoven, con l’ Orchestra Sinfonica di Pesaro insieme al violinista Alberto Maria Ruta e al violoncellista Alain Meunier.
Ha insegnato pianoforte e musica da camera nei conservatori italiani, è spesso componente di giurie di concorsi pianistici e cameristici e tiene frequenti corsi e masterclasses collaborando anche con l’Università Federico II di Napoli.

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Pubblicato il 13 Febbraio 2006
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