Elezioni: fase di stallo, ma qualcosa si muove
Tre nomi per il centrosinistra: Galli, Senaldi e Melandri. Il centrodestra aspetta di sapere cosa farà Mucci, le liste civiche stanno alla finestra
Elezioni in vista a Gallarate, e il centrosinistra si muove. Non c’è ancora una data fissata per la prossima tornata elettorale e il processo è in fase embrionale. Ci sono tre nomi sul piatto: Pierluigi Galli, candidato dei Ds, Angelo Senaldi, presentato dalla Margherita e Ennio Melandri, uomo del PdCI. Gli altri stanno alla finestra. Il confronto è aperto, sono tre i tavoli aperti per la stesura di un programma organico da presentare ai cittadini: uno sulla casa e sull’urbanistica, uno sul lavoro e uno sulle questioni sociali. Della coalizione di centrosinistra, oltre a Ds, Margherita, Sdi – La Rosa nel Pugno, Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani, insieme dal primo momento, si sono aggiunti Verdi, Movimento Federalista Europeo e Udeur. I giochi sono aperti: l’ipotesi di elezioni primarie non sembra essere praticabile e alle riunioni che i partiti della coalizione svolgono frequentemente partecipano anche associazioni e cittadini, visto l’intento di coinvolgere la società civile nel progetto del centrosinistra. Anche con le liste civiche il discorso e le consultazioni sono aperte, come del resto nella coalizione opposta, dove regna altrettanta indecisione. Bartoli, Buffoni, Luini, come del resto la Democrazia Cristiana di Lozito ed eventuali altre sorprese, non si sono sbilanciati, in attesa della data per le elezioni. Il primo cittadino Nicola Mucci non ha ancora sciolto la riserva: Roma o Gallarate. Si è messo a disposizione del partito, ma al momento non ci sono decisioni definitive. Resta da capire cosa farà la Lega Nord: i rapporti con il resto della maggioranza sono tesi, e l’ultimo consiglio comunale lo ha dimostrato in pieno. Il Carroccio ha posto paletti difficili da superare, come il no inderogabile alla moschea. Altri partiti, An e Udc in testa, si sono dimostrati aperti a soluzioni volte al dialogo e in questa direzione, dopo l’incontro con il Prefetto, sembra muoversi anche lo stesso Mucci. A destra qualcosa si muove: Alternativa Sociale correrà da sola, Fabio Castano sarà il portabandiera del partito di Alessandra Mussolini. Il resto si deciderà strada facendo, tra accordi pronti a saltare e coalizioni in bilico fino all’ultimo.
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